Pavimenti per garage, il valore del (giusto) drenaggio
Pavimenti per garage, il valore del (giusto) drenaggio
Quando si parla di progettazione di pavimenti per garage, la scelta del giusto sistema di drenaggio è essenziale. Si preserva la qualità degli ambienti e si evitano ingenti spese per eventuali rifacimenti.
Dalla presenza o meno del sifone antiodore alla tipologia di canaletta, fino alla visibilità del risultato finale: sono molti i fattori da considerare.
Come scegliere il sistema di drenaggio per garage più adatto a noi? Inoxsystem® offre prodotti su misura, realizzati per rispondere alle esigenze specifiche di ogni cliente.
Anche nel caso dei pavimenti per garage, un buon sistema di drenaggio dipende dalla materia prima: l’acciaio inox soddisfa i requisiti di estetica, carrabilità, durabilità e igiene.
Fin dalla progettazione Citando un celebre slogan pubblicitario, potremmo dire: prevenire è meglio che curare. Può sembrare un suggerimento scontato e che poco ha a che vedere con l’acciaio inox. In realtà, è una raccomandazione che si riempie di significato parlando di pavimenti per garage e sistemi di drenaggio.Torniamo a occuparci del tema, che avevamo affrontato in un precedente articolo dedicato al garage interrato, approfondendo il ruolo proprio dei sistemi di drenaggio. Scegliere la soluzione più idonea, studiando le necessità del cliente e realizzando un sistema ad hoc può, infatti, fare la differenza. Nello specifico, si evitano sgradevoli e dispendiosi lavori di rifacimento del pavimento a causa di improvvisi ristagni e infiltrazioni d’acqua. Una scelta lungimirante Quando si parla di pavimenti per garage, dedicare la giusta attenzione al migliore sistema di drenaggio da posare può rivelarsi decisiva. Sia in caso di autorimesse interrate, sia in caso di box esterni. Spesso, infatti, non si tengono in considerazione tutte le situazioni quotidiane che, se mal gestite, potrebbero causare danni anche ingenti. In questo senso, un adeguato drenaggio del garage si rivela essenziale:
Per esempio, in caso di forti piogge, alluvioni e bombe d’acqua, fenomeni sempre più frequenti, il rischio è che si rovinino irrimediabilmente pavimenti, muri e arredi.
Una volta parcheggiata l’auto, pioggia o neve che rimangono sulla vettura si riversano sul pavimento ed è necessario farle defluire.
Un altro esempio è rappresentato dal lavaggio dell’automobile. Ricordando che l’acqua esausta deve essere raccolta assieme alle acque grigie, in quanto mischiata a prodotti e saponi.
LEGGI ANCHE: Sistemi di drenaggio per pavimenti a prova di bombe d’acqua Pavimenti per garage: quale sistema di drenaggio scegliere? Essendo un elemento delicato, la cui efficienza impatta sulla qualità degli ambienti in cui viviamo, la scelta del sistema di drenaggio da installare deve essere ragionata assieme al produttore dell’impianto. Inoxsystem® offre da sempre prodotti su misura, in grado di soddisfare le esigenze specifiche di ogni cliente, cercando di adattarne le caratteristiche alle varie tipologie di cantiere.
Parlando, nello specifico, di pavimentazioni per garage, un elemento che può variare è il sifone antiodore. Se nei garage interrati è essenziale, poiché permette di bloccare i cattivi odori presenti all’interno dei tubi, nella progettazione di impianti per garage esterni, solitamente il recupero delle acque è collegato a un pozzetto generale in cemento che può essere già adeguatamente sifonato. Lo stesso vale quando il box auto è coperto da una pompeiana: in questo caso, l’acqua raccolta andrà direttamente nelle acque bianche, quindi “pulite”.
Un altro elemento importante da considerare è la pendenza del pavimento. Il garage, infatti, va concepito in modo tale che l’acqua venga convogliata verso la canaletta, realizzando quest’ultima preferibilmente sotto allo stallo previsto per l’automobile, così da facilitarne il deflusso.
LEGGI ANCHE: Sistemi di drenaggio: a ognuno il suo. Quale scegliere? Il valore del drenaggio è anche una questione d’estetica Un’altra discriminante al momento di scegliere le caratteristiche del proprio impianto di drenaggio, è l’impatto estetico. Infatti, una volta innestati, canalette, chiusini e griglie di scolo diventano vere e proprie parti del pavimento. E, come per la scelta delle piastrelle o del materiale di realizzazione, anche per i sistemi di drenaggio l’occhio vuole la sua parte.
In questi termini, la scelta può cadere sulla visibilità o meno del canale. Inoxsystem® propone delle soluzioni completamente pavimentabili, con un risultato minimal e quasi invisibile. Questo grazie a una sottile canaletta e a un chiusino coperto da una placchetta che può essere realizzata riprendendo il motivo del pavimento.
Al contrario, se il fascino dell'acciaio inox piace, Inoxsystem® dispone di moltissimi prodotti con bordo satinato a vista, come i canali a fessura e grigliati, o con superfici a vista, come i chiusini in piastra. Per finire, si può optare anche per il nuovo sistema Inoxsystem® Total Hygienic, che, oltre a essere completamente ispezionabile e disinfettabile, dona ai pavimenti per garage un tocco di modernità.
LEGGI ANCHE: La pulizia dei pavimenti ha un nuovo alleato: nasce Inoxsystem® Total Hygienic Drenaggio garage: le peculiarità delle soluzioni Inoxsystem® Tutti i componenti dei sistemi di drenaggio Inoxsystem® sono realizzati in acciaio inox AISI 304 e/o AISI 316. Oltre a essere esteticamente elegante, questo materiale assicura resistenza, permettendo la completa carrabilità di chiusini e canalette. Grazie a una speciale resina inserita sotto i bordi del canale, infatti, Inoxsystem® è in grado di certificare i suoi prodotti in classe di resistenza D400, capace di supportare il transito di carichi e di mezzi pesanti.
Un ulteriore vantaggio riguarda la durabilità. L’acciaio inox è un materiale inossidabile, nonché altamente igienico, grazie alle sue proprietà antibatteriche. Inoltre, è totalmente ecosostenibile, in quanto riciclabile al 100% e può essere, quindi, interamente reinserito nella produzione. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. UGF2aW1lbnRpIHBlciBnYXJhZ2UsIGlsIHZhbG9yZSBkZWwgKGdpdXN0bykgZHJlbmFnZ2lvCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Il valore della (buona) flangiatura dei canali di drenaggio
Il valore della (buona) flangiatura dei canali di drenaggio
Qualità e trasportabilità sono due elementi essenziali per un sistema di drenaggio performante e duraturo. Entrambi i fattori dipendono dalla modalità con la quale viene effettuata la flangiatura.
Nell’ambito dei sistemi di drenaggio, la flangiatura permette di dividere il canale, trasportarlo e riassemblarlo.
Le flange sono piastre forate in acciaio inox che fungono da punto di collegamento tra le varie sezioni del canale.
Riassemblaggio delle flange: meglio guarnizione o silicone? Noi optiamo per la seconda soluzione, che conferisce al canale ermeticità e durabilità. Oltre alla possibilità di avere un sistema di drenaggio interamente in acciaio inox, con vantaggi a livello igienico.
Inoxsystem® ha studiato una soluzione vantaggiosa per l’assemblaggio delle flange. Con la consegna del materiale, vengono fornite anche le viti di fissaggio in acciaio inox e il silicone sigillante trasparente che, applicato alle flangiature in fase di posa, permette il riassemblaggio del canale in un’unica tratta.
Trait d’union Quando si realizza un sistema di drenaggio, sono molteplici gli aspetti fondamentali e le variabili da considerare. Due elementi, però, si ritagliano un ruolo importante: qualità e trasportabilità. Il trait d’union (nel vero senso del termine) tra questi due coefficienti è la modalità di flangiatura. Scopriamo di più. La forza dell’acciaio inox Per parlare di flangiatura e di qualità di un sistema di drenaggio è essenziale innanzitutto il materiale con cui canalette, chiusini, sifoni e i vari elementi vengono realizzati. In Inoxsystem® lavoriamo da sempre con acciaio inox AISI 304 e AISI 316L. Questo materiale, rispetto allo zincato e ad altri materiali, porta con sé molteplici vantaggi. Nello specifico, garantisce:
saldature ermetiche
durabilità, grazie alle sue proprietà anticorrosive
Inoltre, l’acciaio inox fornisce massime prestazioni in termini di igiene. Quest’ultimo è un aspetto rilevante, specie quando si parla di sistemi di drenaggio per interni o per ambienti ad alta sterilizzazione.
LEGGI ANCHE: Acciaio zincato o inox? Ecco quali sono le differenze Flangiatura e sistemi di drenaggio on the road Un secondo elemento da considerare è rappresentato dalla facilità con cui il sistema di drenaggio, una volta realizzato, può essere assemblato in cantiere.
Indipendentemente dal fatto che la destinazione sia l’Italia o un Paese estero, il sistema di drenaggio deve essere, infatti, sezionato in parti di misura idonea alla spedizione. Una volta raggiunto il cantiere, poi, dovrà essere facilmente riassemblabile. È qui che entra in gioco la flangiatura. Nell’ambito dei sistemi di drenaggio, si tratta del procedimento che permette all’azienda produttrice di dividere il canale per poterlo trasportare e riassemblare una volta arrivato in cantiere. Il canale richiesto, infatti, può misurare 10 metri così come 100 metri e, per poter essere consegnato, va diviso ogni 3-4-6 metri, a seconda del mezzo di trasporto scelto.
In questo senso, le flange sono piastre forate e sagomate che fanno da collegamento e assicurano un risultato ad alta tenuta ermetica al momento della posa. Si tratta di componenti tra i più delicati in un sistema di drenaggio: ciò implica una particolare attenzione in fase di realizzazione e nella messa in posa. Riassemblaggio delle flange: guarnizione o silicone? Vi sono varie modalità di riassemblaggio del canale di drenaggio. Quella più comune è caratterizzata dall’inserimento di una guarnizione tra le due flange, che successivamente verranno fissate attraverso viti e dadi.
Questa tecnica velocizza sicuramente produzione e permette la non perfetta aderenza delle flange, in quanto la guarnizione permette di attutire gli spazi che si possono creare in mezzo. Tuttavia, presenta alcuni svantaggi. Nel dettaglio:
non trattandosi di acciaio inox, la guarnizione può inficiare nel risultato estetico del canale e può diventare un punto di annidamento di batteri
potrebbe deteriorarsi con il tempo, compromettendo l’efficienza del sistema di drenaggio
Per ovviare a questi problemi, Inoxsystem® ha studiato una soluzione vantaggiosa, sia dal lato igienico che della performance: l’assemblaggio delle due flange attraverso uno speciale silicone. Si tratta di un prodotto trasparente e altamente sigillante che, al momento della posa del canale, viene applicato su tutta la superficie della flangia per farla aderire con un’altra. Il silicone viene fornito agli addetti in cantiere direttamente da Inoxsystem®, assieme agli schemi e a tutti gli accessori necessari per la posa.
LEGGI ANCHE: La pulizia dei pavimenti ha un nuovo alleato: nasce Inoxsystem® Total Hygienic Flangiatura a regola d’arte Sostituendo la guarnizione con il silicone, siamo in grado di assicurare un risultato totalmente ermetico, altamente estetico e duraturo, grazie alla ventennale esperienza di questo sistema. Attraverso questa modalità di flangiatura, inoltre, il sistema di drenaggio è interamente in acciaio inox. Infine, ogni flangia è realizzata su misura, seguendo la caratteristica pendenza interna del canale e adattandosi alle casistiche del cantiere e alle richieste peculiari del cliente Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. SWwgdmFsb3JlIGRlbGxhIChidW9uYSkgZmxhbmdpYXR1cmEgZGVpIGNhbmFsaSBkaSBkcmVuYWdnaW8KPHA+PHN0cm9uZz5EYTo8L3N0cm9uZz57e2ZpcnN0LW5hbWV9fSB7e2xhc3QtbmFtZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkVtYWlsOjwvc3Ryb25nPnt7ZW1haWx9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5PZ2dldHRvOjwvc3Ryb25nPnt7c3ViamVjdH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkF6aWVuZGE6PC9zdHJvbmc+e3themllbmRhfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+VGVsZWZvbm86PC9zdHJvbmc+e3twaG9uZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk1lc3NhZ2dpbzo8L3N0cm9uZz57e21lc3NhZ2V9fTwvcD4= Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Sistema di drenaggio: a ognuno il suo. Quale scegliere?
Sistema di drenaggio: a ognuno il suo. Quale scegliere?
Un efficace sistema di drenaggio, interno o esterno, consente di raccogliere le acque tramite sistemi mirati a supportarne il naturale ciclo, facilitandone il deflusso ed evitando possibili ristagni
Canalette, chiusini, griglie di scolo e pozzetti: diamo uno sguardo ai principali componenti dei sistemi di drenaggio
Evitare ristagni e allagamenti e prevenire infiltrazioni: il valore di un sistema di drenaggio emerge anche in ambito domestico, dai terrazzi ai garage.
Nel food and beverage, i sistemi di drenaggio concorrono attivamente a prevenire i rischi microbiologici durante il trattamento degli alimenti.
Cantine, birrifici e oleifici: la gestione efficiente delle considerevoli quantità d’acqua coinvolte nella produzione richiede un sistema di drenaggio calibrato ed efficace.
Nell’industria farmaceutica, la progettazione di un ambiente sterile parte anche dal pavimento. Il sistema di drenaggio deve garantire una gestione ottimale dell’acqua, prevenendo l’introduzione di sporco o batteri nell’ambiente circostante.
Il peso dell’acqua Sistema di drenaggio? Modificando un popolare detto, potremmo dire: acqua canta. Se da un lato l’acqua è un bene prezioso, dall’altro può trasformarsi in un problema, qualora non venga gestita accuratamente. Il discorso vale sia a livello domestico, sia in ambito professionale: garantire un corretto drenaggio dell’acqua e ambienti asciutti è cruciale. In estrema sintesi, si tratta di realizzare dei sistemi di raccolta delle acque piovane e di lavaggio finalizzati a supportarne il naturale ciclo, facilitandone il deflusso ed evitando possibili ristagni. Esploriamo le diverse tipologie di sistemi di drenaggio, analizzando quali sono le soluzioni più idonee in alcuni dei principali scenari. Come funziona un sistema di drenaggio La gestione delle acque in ambienti interni o esterni è un elemento chiave da tenere in considerazione tanto in fase di progettazione, quanto durante la vita di un edificio. Il sistema di drenaggio assume un ruolo attivo nel supportare artificialmente il normale ciclo dell’acqua, evitando ristagni e allagamenti.
I sistemi di drenaggio esterni si occupano del deflusso delle acque meteoriche, direzionandole verso bacini di raccolta. Questi tipi di impianto sono fondamentali in presenza di terrazzi, marciapiedi, piazzali e addirittura bordi piscine, dove l’acqua ha bisogno di essere defluita per non creare danni alla struttura. I componenti principali sono pozzetti, canalette e griglie di scarico.
I sistemi di drenaggio interni, invece, sono progettati per gestire il deflusso delle acque all’interno di edifici o abitazioni. Oltre all’ambito residenziale, sono tantissimi i settori che li richiedono: da quello alimentare (cantine, birrifici, produzione di mais e olio), a quello farmaceutico, dove è essenziale garantire sterilità e sicurezza. Anche in questo caso, il drenaggio avviene tramite l’utilizzo di canalette, griglie e chiusini sifonati.
LEGGI ANCHE: Sistemi di drenaggio: tra grandi piogge e siccità Come è composto un sistema di drenaggio Entrambe le macro tipologie di sistemi di drenaggio, esterni e interni, sono formate da vari componenti. Ciascuno di essi svolge un ruolo decisivo nella corretta gestione delle acque.
Le canalette di drenaggio, chiamate anche canali o canaline, sono il cuore degli impianti di drenaggio. La loro funzione è dirigere l’acqua verso i chiusini di scarico, garantendo così un deflusso regolato. Grazie alla loro pendenza interna, infatti, le canalette consentono il deflusso dell’acqua verso il punto di raccolta e, sviluppandosi sia in lunghezza sia, seppur parzialmente, in profondità, garantiscono una corretta portata e una manutenzione più semplice.
I chiusini, definiti anche pozzetti di raccolta, si utilizzano per lo scolo delle acque. Ne esistono di diversi tipi e forme che possono essere abbinati alle canalette per costruire un sistema di drenaggio su misura.
Le griglie di scolo sono poste nella parte superiore dei canali, rendendo il sistema di drenaggio non solo carrabile e calpestabile, ma anche proteggendolo da corpi estranei che potrebbero ostruirlo e facilitandone l’ispezione manuale.
I sifoni antiodore, inseriti all’interno di chiusini e pozzetti permettono di bloccare i cattivi odori presenti all’interno dei tubi.
Oltre alle soluzioni standard, Inoxsystem® offre prodotti realizzati ad hoc in grado di soddisfare le esigenze specifiche di ogni cliente. Scopri la nostra gamma di prodotti Dalle docce al terrazzo, fino al garage: a casa, all’asciutto Garantire ambienti asciutti e salubri è una priorità in ambito domestico. Lo sguardo è rivolto, in particolare, a docce, terrazzi e garage. Per evitare ristagni e allagamenti, è essenziale adottare un efficiente sistema di drenaggio per la gestione dell’acqua piovana e di lavaggio. Nel caso delle terrazze, è consigliabile installare canalette a fessura/grigliate in acciaio inox e chiusini. Questi elementi sono altamente carrabili, durevoli e non risultano visibili sulla pavimentazione. Inoltre, per prevenire ulteriori infiltrazioni, Inoxsystem® consiglia l’utilizzo di una guaina protettiva e, quindi, di prodotti di drenaggio provvisti di bordo porta guaina perimetrale per creare una superficie priva di interruzioni. L’uso della guaina non è una scelta estetica, anzi: è un elemento fondamentale che permette di evitare infiltrazioni nel massetto nel caso di formazione di crepe nel pavimento. Nei garage interrati, invece, i sistemi di drenaggio richiedono una progettazione o una correzione efficace per risolvere il problema del deflusso dell’acqua. A questo scopo, l’installazione di chiusini in piastra o canalette a fessura/grigliate in acciaio inox sono la soluzione migliore. Assicurano, infatti, resistenza, per sopportare carichi pesanti, durabilità nel tempo e facilità di manutenzione. Grazie a una speciale resina inserita sotto i bordi del canale, infatti, Inoxsystem® è in grado di certificare i suoi prodotti in classe di resistenza D400
LEGGI ANCHE: Garage interrato: ecco come evitare allagamenti Drenaggio negli ambienti alimentari: sicurezza e igiene Il (giusto) sistema di drenaggio assume primaria rilevanza negli ambienti ad alto rischio di contaminazione. Concorre attivamente, infatti, a prevenire i rischi microbiologici durante il trattamento di alimenti come carne e pesce. In questo senso, Inoxsystem® offre sistemi di drenaggio avanzati che contribuiscono al mantenimento degli standard richiesti per proteggere la salute dei consumatori, garantendo la qualità dei prodotti e creando un ambiente di lavoro sicuro. Nello specifico, propone soluzioni in acciaio inox, materiale che permette l’igienizzazione degli ambienti secondo i principi del protocollo HACCP, dove particolare rilevanza trova la linea Inoxsystem® Total Hygienic, studiata, appunto, per seguire tutte le direttive della Commissione europea. Tale impegno si estende anche negli stabilimenti dove si lavora frutta e verdura. Qui il continuo lavaggio degli alimenti genera pavimenti bagnati che richiedono un drenaggio costante. La scelta ideale per mantenere gli ambienti salubri e garantire resistenza alla corrosione è l’applicazione di sistemi a fessura o grigliati realizzati in acciaio inox. Lo stesso principio vale per i sistemi di drenaggio nell’industria ittica, dove l’uso di acqua durante i processi impone la necessità di sistemi di drenaggio efficaci. Su questo fronte, Inoxsystem® si adatta alle specifiche esigenze del settore con soluzioni su misura in acciaio inox AISI 304 o AISI 316L, quest’ultimo resistente alla corrosione salina (oltre che al cloro e agli acidi aggressivi). Inoltre, come evidenziato in un precedente articolo, i pavimenti degli stabilimenti ittici non solo devono affrontare grandi quantità d’acqua, ma anche presenza di residui solidi. I sistemi di drenaggio devono essere realizzati per facilitare la pulizia delle canalette e dei chiusini evitando, così, potenziali fonti di contaminazione.
LEGGI ANCHE: La pulizia dei pavimenti ha un nuovo alleato: nasce Inoxsystem Total Hygienic Sistemi di drenaggio per cantine, birrifici e impianti di acqua minerale La sicurezza alimentare è una priorità assoluta anche in ambienti come cantine, birrifici, oleifici e negli impianti di acqua minerale. La gestione efficiente delle considerevoli quantità d’acqua coinvolte nella produzione richiede un sistema di drenaggio efficace. Non si tratta solo di avere un ambiente sicuro e conforme alle normative, ma di poter contare su un alleato che semplifica le operazioni di sanificazione. La scelta del materiale ricade, anche in questo caso, sull’acciaio inox AISI 304 o AISI 316L, in grado di offrire resistenza a carichi pesanti e massime prestazioni igieniche. Per questi ambienti, suggeriamo l’installazione di griglie rimovibili e senza bordatura perimetrale della linea Inoxsystem® Total Hygienic, che possono essere adattate alle diverse esigenze del cliente. Dal canto loro, gli oleifici hanno la necessità di gestire superfici semi-umide e ad alto rischio di scivolosità. In questo caso, è consigliabile installare un sistema di drenaggio composto da griglie di protezione con una dentellatura superficiale che garantisce una sicurezza antiscivolo. Anche negli stabilimenti di imbottigliamento di acqua minerale, l’acciaio inox si rivela il materiale prediletto nell’intero percorso dell’acqua. Le condotte idriche, i serbatoi e i sistemi di drenaggio giocano un ruolo determinante nel preservare l’igiene e la purezza dell’acqua.
LEGGI ANCHE: Acciaio zincato o inox? Ecco quali sono le differenze Garantire sterilità e sicurezza nell’industria farmaceutica Uno sguardo, infine, all’industria farmaceutica, dove la sterilizzazione degli ambienti, in particolare delle “camere bianche”, è essenziale. In questo senso, la progettazione di un ambiente sterile parte anche dal pavimento. Il sistema di drenaggio deve garantire una gestione dell’acqua ottimale prevenendo l’introduzione di sporco o batteri nell’ambiente circostante. Per questo motivo, Inoxsystem® consiglia l’applicazione di chiusini in acciaio inox che possono essere dotati di un coperchio cieco con guarnizione "O-ring". In questi casi particolari, solitamente, vengono richiesti sistemi di drenaggio in acciaio inox AISI 316L, ancora più performante del 304. Questo materiale, infatti, garantisce massima resistenza alla corrosione e a sostanze come cloruri, mantenendo gli standard di purezza e sicurezza richiesti nel settore farmaceutico. Nel caso di pavimentazioni in linoleum, materiale comunemente usato nelle camere bianche, Inoxsystem® fornisce un telaio perimetrale “porta PVC”. Questa integrazione senza interruzioni tra pavimento e drenaggio crea un’efficace barriera contro germi e batteri. Inoltre, le operazioni di pulizia degli ambienti risultano semplificate grazie all’installazione di chiusini e canali con angoli interni raggiati e kit di sifonatura e cestello interamente estraibili. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. U2lzdGVtYSBkaSBkcmVuYWdnaW86IGEgb2dudW5vIGlsIHN1by4gUXVhbGUgc2NlZ2xpZXJlPwo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Acciaio zincato o inox? Ecco quali sono le differenze
Acciaio zincato o inox? Ecco
quali sono le differenze Due metalli molto diversi Acciaio zincato o inox, quale utilizzare? Sono per caso sinonimi? Si tratta di domande molto frequenti in ambito edilizio. Le due tipologie di metalli, infatti, vengono addirittura confuse tra di loro. In realtà, si tratta di due materiali molto diversi. Per questo motivo, anche il loro utilizzo dovrebbe essere diversificato, specialmente per quanto riguarda i sistemi di drenaggio. Cos’è l’acciaio zincato L’acciaio zincato è un particolare tipo di acciaio, che presenta al suo esterno uno strato protettivo di zinco. Quest’ultimo non deve avere uno spessore maggiore di 20 micrometri, e si ottiene principalmente tramite il processo di zincatura a caldo. Essa prevede l'immersione di manufatti in acciaio nello zinco fuso tenuto mediamente alla temperatura di 450 °C. Altre tecniche sono:
l’elettrodeposizione, che avviene immergendo il materiale è immerso in una soluzione elettrolitica contenente sali di zinco;
la spruzzatura, che consiste nello spruzzare lo zinco fuso, finemente polverizzato, sulla superficie dell'acciaio.
L’obiettivo dello strato di zinco, costituito da ossidi e carbonati, è quello di aumentare la resistenza del materiale dalla corrosione. Acciaio zincato: a cosa serve L’acciaio zincato può presentarsi sotto varie forme: tubi fogli e rotoli, di varie tipologie di spessore. Esso viene utilizzato principalmente in edilizia ad esempio per cancellate, recinzioni e travi portanti. In alcune zone del mondo sono popolari le coperture metalliche in acciaio zincato. Una fortuna dovuta principalmente alla resistenza alla ruggine e alle condizioni meteorologiche estreme, al contrario delle normali scandole di asfalto. Negli anni passati, l’acciaio zincato veniva utilizzato anche per la costruzione di tubature idrauliche. Si tratta di una soluzione non più praticata oggi, in quanto i minerali possono accumularsi nell’acqua e ostruire i tubi. Acciaio inox e zincato: differenze e similitudini Quando si parla di resistenza alla corrosione, l’acciaio zincato deve fare i conti con un vero “campione”: l’acciaio inox. Le differenze riguardano principalmente le proprietà chimico-fisiche dei due materiali. Tra le più evidenti, possiamo segnalare:
gli elementi utilizzati per evitare il processo di corrosione. Se nell’acciaio zincato è appunto lo zinco, nell’acciaio inox interviene il cromo;
l’ubicazione di questi elementi. Mentre lo zinco si trova in uno strato superficiale, il cromo è all’interno del metallo. Se graffiato, dunque, l’acciaio zincato tende a perdere la sua proprietà anticorrosiva.
Sistemi di drenaggio: acciaio zincato o inox? Il principale vantaggio dell’acciaio inox riguarda la sua durata. Se l’acciaio zincato tende, negli anni, a perdere il suo rivestimento esterno, prestandosi alla corrosione, non è così per l’inox. È proprio questa caratteristica fa dell’acciaio inox il materiale più indicato nella composizione dei sistemi di drenaggio. Tra gli altri benefici, che fanno del metallo un caposaldo del settore, ci sono:
le proprietà antibatteriche, che garantiscono le massime prestazioni a livello di igiene;
una maggior saldabilità. Se saldare l’acciaio zincato è un’operazione molto difficile, con l’inox la questione è decisamente meno complessa.
L’aspetto fondamentale è quello di affidarsi sempre a professionisti del settore. Inoxsystem® è stata tra le prime aziende italiane a creare una linea di sistemi di drenaggio interamente realizzati in acciaio inox. I prodotti di Inoxsystem® sono realizzati in acciaio inox AISI 304 e, su richiesta, AISI 316. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. RGlmZmVyZW56ZSB0cmEgYWNjaWFpbyB6aW5jYXRvIGUgaW5veAo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Bonus ristrutturazione - focus pavimenti
Bonus ristrutturazione - focus pavimenti
Detrazioni fiscali per ristrutturazione casa: ecco il nuovo Bonus ristrutturazione.
Rifare pavimenti esterni: tre tipologie di interventi possibili.
Un corretto sistema di drenaggio è essenziale nelle pavimentazioni esterne.
La scelta migliore è sempre l’acciaio inox.
Un’opportunità per i pavimenti esterni Sconti e incentivi sulla ristrutturazione. Dopo essere stati posizionati al centro dell’agenda di governo, i bonus edilizi sono diventati i temi caldi degli ultimi tempi. Una delle opportunità più interessanti è rappresentata dal Bonus ristrutturazione. Nello specifico, questo permette un grosso risparmio sugli interventi di manutenzione e restauro, non solo all’interno dell’abitazione. Il rimborso, infatti, va a coinvolgere anche le pavimentazioni esterne. Bonus ristrutturazioni: di cosa si tratta Con la nuova legge di bilancio, il Bonus ristrutturazione è stato esteso fino al 2024. L’agevolazione fiscale consiste nella detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 96 mila euro di importo totale. Questo vale per le opere effettuate a partire dall’1 gennaio 2022, fino al 31 dicembre 2024. Nello specifico, il bonus riguarda:
lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali;
interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia svolti su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale.
Le spese che si possono portare in detrazione sono diversificate e coprono una vasta gamma di interventi. Da quelle sostenute per la realizzazione di servizi igienici a quelle per la sostituzione dei serramenti, per fare un esempio. Ristrutturazione pavimenti: il rifacimento delle pavimentazioni esterne Non solo manutenzione tra le pareti di casa. Come già scritto, tra gli interventi rientranti nel Bonus ristrutturazione possiamo trovare anche quelli relativi alle pavimentazioni esterne. Nello specifico, il bonus va a coprire gli interventi di:
posa della pavimentazione esterna, quando non presente;
sostituzione del pavimento esterno modificando materiale, forma e dimensioni della superficie;
sostituzione del pavimento motivata da lavori rientranti nelle opere di ristrutturazione edilizia
L’unica condizione richiesta è quella di rispettare i regolamenti comunali riguardanti superfici a pavimento rispetto a quelle a verde. Può infatti essere richiesto il rispetto di una dimensione specifica, in relazione alla tipologia di materiali che si intende utilizzare. Cambiare il pavimento: un’opportunità per il sistema di drenaggio Quando si decide di mettere mano al pavimento esterno, è opportuno non dimenticare l’alleato fondamentale per la sua durata nel tempo: il sistema di drenaggio. Sarebbe un errore intraprendere un’opera di riqualificazione esterna e non valutare il funzionamento di questo meccanismo fondamentale per una corretta manutenzione dei pavimenti esterni. Un cattivo drenaggio delle acque si traduce infatti in:
una pavimentazione spesso bagnata. In caso di piogge frequenti, può verificarsi il fenomeno del ristagno dell’acqua;
infiltrazioni d’acqua, che possono seriamente danneggiare i pavimenti.
Approfittare del bonus ristrutturazione per il rifacimento delle pavimentazioni esterne può diventare dunque una buona occasione per valutare anche la ristrutturazione del sistema di drenaggio. Solo attraverso un corretto deflusso delle acque, infatti, un pavimento può durare nel tempo. Fondamentale, però, è la scelta della giusta tipologia di sistema di drenaggio, che deve garantire i massimi standard qualitativi. I sistemi di drenaggio in acciaio inox Un impianto interamente realizzato in acciaio inox rappresenta senza dubbio un’ottima soluzione, sotto diversi punti di vista. Il design estetico, per esempio, fondamentale per far dialogare in modo armonico l’esterno con l’interno della propria abitazione. Ma l’acciaio inox è anche la prima scelta quando si parla di prestazioni: la sua resistenza alla corrosione ne fa una garanzia di prodotti destinati a durare per sempre. A questo si aggiunge la flessibilità in fase di posa che consente di gestire le diverse esigenze.
L’acciaio inox, in sintesi, assicura:
la massima accuratezza nel deflusso delle acque piovane;
la richiesta di una bassa manutenzione, trattandosi di un materiale che difficilmente si corrode
un tocco di design che sa trasformare un elemento funzionale in un elemento estetico-decorativo
Tra i primi in Italia a creare una linea di sistemi di drenaggio interamente realizzati in acciaio inox, Inoxsystem® assicura il massimo della qualità. L’azienda realizza sistemi di drenaggio in inox nella variante AISI 304 e, su richiesta, AISI 316. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. Qm9udXMgcmlzdHJ1dHR1cmF6aW9uZSAtIGZvY3VzIHBhdmltZW50aQo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Sistemi di drenaggio: tra grandi piogge e siccità
Sistemi di drenaggio: tra grandi piogge e siccità
Gli effetti del cambiamento climatico si vedono anche in Italia e in Europa: siccità e piogge come ai tropici
Nella prima metà del 2022 l’Italia ha vissuto il peggior periodo di siccità degli ultimi 70 anni
Una siccità prolungata rende i terreni troppo secchi, duri, più a rischio inondazioni
Convogliare e raccogliere la pioggia per usarla e risparmiare sulla bolletta dell’acqua
Cambiamento climatico e “tropicalizzazione” Le stagioni non sono più quelle di una volta, tanto che anche alle nostre latitudini si parla di tropicalizzazione del clima, con lunghi periodi di siccità interrotti da nubifragi improvvisi. Si tratta di una condizione che non può più essere ignorata visto che sempre più spesso le bombe d’acqua mettono a rischio i territori. Non solo, queste improvvise precipitazioni, oltre a creare numerosi danni, non bastano ad offrire il giusto apporto idrico a giardini e terreni, in affanno il resto del tempo. Per questo è sempre più utile realizzare dei sistemi di drenaggio che consentano di recuperare l’acqua piovana per poterla utilizzare nei periodi di siccità, creando così un circolo virtuoso. Il peggior periodo di siccità degli ultimi 70 anni Quella vissuta in Italia nell’estate del 2022 è stata definita come la peggiore siccità degli ultimi 70 anni*. Gli effetti sono stati sotto gli occhi di tutti, con corsi d’acqua e laghi letteralmente a secco e terreni spaccati dall’eccessiva arsura. Secondo i dati forniti dal Cnr, da gennaio a maggio del 2022 sull’Italia sono cadute circa la metà delle precipitazioni rispetto alla media degli ultimi 30 anni. Una mancanza di piogge che nelle regioni del Nord è salita al 60%. Questo ha portato a due necessità:
la messa in sicurezza di case, uffici e infrastrutture, perché la siccità aumenta il rischio di inondazioni;
il recupero dell’acqua piovana.
Una condizione da gestire se si vogliono ridurre i rischi e massimizzare le note positive. I terreni troppo secchi sono più a rischio inondazioni Durante i lunghi periodi di siccità il rischio di inondazioni aumenta perché il terreno più è asciutto e più diventa compatto e duro, riducendo la velocità con la quale è possibile assorbire l’acqua proveniente da acquazzoni improvvisi e temporali. Inoltre, se i sistemi di drenaggio sono ostruiti, sottodimensionati, o peggio, non esistono, si possono allagare parcheggi, garage, cantine, ma anche giardini e terreni agricoli. È un evento da non sottovalutare, perché anche pochi minuti di pioggia intensa possono devastare provocando danni ingenti. Progettare e realizzare sistemi di drenaggio per combattere la siccità Limitare gli effetti delle bombe d’acqua, prevenire allagamenti o danni ben maggiori, e al contempo raccogliere l’acqua piovana per poterla utilizzare contro la siccità è possibile. Basta progettare correttamente gli edifici, gli spazi esterni e anche giardini e terreni, dotandoli di validi sistemi di drenaggio. Questi ultimi da una parte alleggeriscono rapidamente le strutture dell’eccesso d’acqua, arrivando anche a proteggerle da possibili infiltrazioni. Dall’altra possono convogliare la pioggia in appositi sistemi di stoccaggio che, in rete o autonomamente, consentono di riutilizzare l’acqua piovana per diversi usi. Come dotare la propria abitazione di un buon sistema di drenaggio Quando si decide di installare un impianto di drenaggio bisogna valutare una serie di elementi:
la lunghezza che dovrà avere il canale, in base alla pendenza del pavimento;
la posizione dello scarico, a seconda di dove sono le tubazioni;
se serve o no il sifone antiodore, a seconda che si scarichi su acque bianche o grigie;
le altezze a disposizione nel massetto;
dove serviranno dei punti di raccolta e quanta acqua dovranno scaricare, a seconda che siano per acqua di pulizia o di pioggia.
La tipologia di materiale scelto, a seconda che si preferisca un sistema di drenaggio in acciaio inox aisi 304 o 316, oppure plastica, ghisa, etc.
La tipologia del materiale scelto è sicuramente uno degli aspetti più importanti per valutarne la durata in una pavimentazione. Un altro aspetto da considerare è la tipologia di canali e/o chiusini. In questo caso ad orientare la scelta possono essere diversi fattori: la capacità di drenaggio, la carrabilità, l’estetica… Per tutte queste ragioni è fondamentale poter contare su un prodotto customizzato e su un consiglio professionale. Il team di Inoxsystem® è a disposizione per un parere tecnico sulla predisposizione del sistema di drenaggio più efficace, per una dettagliata spiegazione delle differenze tra i prodotti e per una rapida realizzazione di prodotti su misura. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. U2lzdGVtaSBkaSBkcmVuYWdnaW86IHRyYSBncmFuZGkgcGlvZ2dlIGUgc2ljY2l0w6AKPHA+PHN0cm9uZz5EYTo8L3N0cm9uZz57e2ZpcnN0LW5hbWV9fSB7e2xhc3QtbmFtZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkVtYWlsOjwvc3Ryb25nPnt7ZW1haWx9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5PZ2dldHRvOjwvc3Ryb25nPnt7c3ViamVjdH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkF6aWVuZGE6PC9zdHJvbmc+e3themllbmRhfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+VGVsZWZvbm86PC9zdHJvbmc+e3twaG9uZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk1lc3NhZ2dpbzo8L3N0cm9uZz57e21lc3NhZ2V9fTwvcD4= Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Sistemi di drenaggio per stabilimenti frutta e verdura
Sistemi di drenaggio per stabilimenti frutta e verdura
I prodotti della quarta e quinta gamma riguardano gli ortaggi sottoposti ad alcune lavorazioni.
Selezione, cernita, taglio e confezionamento: tutti i passaggi della lavorazione di frutta e verdura.
Lavare frutta e verdura, ma non solo. Il ruolo dei sistemi di drenaggio.
Resistente e antibatterico, la soluzione dell’acciaio inox.
Un processo lungo e delicato Dalla selezione al confezionamento. La lavorazione di frutta e verdura è un processo lungo e delicato. Esso, infatti, è necessario per garantire la freschezza degli ortaggi nel tempo. Per garantire la perfetta funzionalità di uno stabilimento, però, un occhio di riguardo dev’essere rivolto al sistema di drenaggio. Andiamo a capire perché, partendo dalle origini della filiera. Benvenuti nella quarta e quinta gamma Il mercato di frutta e verdura si divide in cinque categorie, dette gamme, divise in base alla tipologia di lavorazione a cui sono sottoposti i prodotti. Nello specifico si parla di:
prima gamma: ortofrutta fresca tradizionale
seconda gamma: ortofrutta e verdure in conserva proposte in barattolo;
terza gamma: frutta e verdure surgelate;
quarta gamma: ortofrutta fresca, lavata, confezionata e pronta al consumo.
quinta gamma: frutta e verdure cotte e ricettate, confezionate e pronte al consumo.
Qui ci concentriamo in particolare sulle lavorazioni di quarta e quinta gamma, per le quali sono richiesti processi tecnologici di minima entità finalizzati proprio a garantire l’igiene e la qualità della materia prima. L’obiettivo, infatti, è quello di mantenere intatto il sapore e la genuinità, proprio come se la frutta o l’ortaggio fossero appena stati raccolti dal contadino. Il percorso della verdura e della frutta che arriva sulle nostre tavole inizia infatti da molto lontano. Il ciclo produttivo della lavorazione di frutta e verdura Per garantire l’intera filiera, l'industria di quarta e quella di quinta gamma seguono per la quasi totalità disciplinari di produzione integrata. Il processo di produzione e conservazione di ortaggi e frutta si articola in diverse fasi. Nello specifico si tratta di:
selezione;
cernita;
monda e taglio
lavaggio
asciugatura
confezionamento in buste o in contenitori sigillati.
In questo tipo di industria è fondamentale la cura nel trattamento delle materie prime di base. Un altro fattore importante è l'utilizzo di tecnologie specifiche lungo tutta la filiera produttiva. Per questo motivo, ogni passaggio deve essere eseguito con estrema attenzione e precisione. Il ruolo del sistema di drenaggio I sistemi di drenaggio giocano un ruolo fondamentale negli stabilimenti di lavorazione di frutta e verdura. Questo vale soprattutto per i locali adibiti al lavaggio, nei quali viene utilizzato un grosso quantitativo d’acqua. Il risultato sono dei pavimenti perennemente bagnati, che necessitano di un continuo drenaggio. Proprio per questo motivo, la pavimentazione deve essere progettata con la massima cura possibile. Come per gli stabilimenti d’acqua minerale, (vedi nostro articolo Sistemi di drenaggio per impianti di acqua minerale) anche in questa tipologia di strutture è consigliato l’utilizzo di sistemi di drenaggio a fessura o grigliati. Essi, infatti, assicurano un deflusso continuo e costante anche per grandi quantitativi d’acqua che servono per lavare frutta e verdura. E per quanto riguarda il materiale? Trattandosi di impianti per il settore alimentare, la soluzione quasi obbligata è l'acciaio inox. Meglio optare per l’acciaio inox La soluzione migliore per un sistema di drenaggio efficiente resta l’acciaio inox. Nel caso degli stabilimenti di frutta e verdura, la scelta è auspicabile principalmente per due motivi:
l’acciaio inox assicura proprietà antibatteriche, fondamentali per preservare la frutta e la verdura da agenti patogeni;
è un metallo che garantisce un’ottima resistenza alla corrosione. Si tratta di un vantaggio non da poco, considerando che l’impianto deve drenare litri e litri di acqua ogni giorno.
Tra i primi in Italia a realizzare una linea di drenaggio interamente costruita in acciaio inox, Inoxsystem® assicura massima competenza. Per garantire la migliore resa possibile contro i batteri, è consigliata la linea Inoxsystem® Total Hygenic. I prodotti di Inoxsystem® sono realizzati in acciaio inox AISI 304, ideale negli ambienti del settore alimentare. In particolari occasioni, è possibile richiedere l’AISI 316. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. U2lzdGVtaSBkaSBkcmVuYWdnaW8gcGVyIHN0YWJpbGltZW50aSBmcnV0dGEgZSB2ZXJkdXJhCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Biopiscine, sicurezza a bordo vasca
Biopiscine, sicurezza a bordo vasca
Una piscina interamente naturale, che non prevede l’utilizzo di agenti chimici.
Filtri caricati a sabbia, per depurare l’acqua dagli elementi inquinanti.
Un drenaggio perimetrale, con canalette a fessura o Idrain, per garantire il massimo delle prestazioni;
Una soluzione che assicura igiene e resistenza nel tempo: l’acciaio inox.
Una moda che parte dal Nord Europa Cloro nell’acqua? Solo un ricordo. Molto di moda nel Nord Europa, le biopiscine stanno lentamente prendendo piede un po’ ovunque. Si tratta di strutture che prevedono un ambiente totalmente naturale, senza alcun alcun odore chimico da respirare. Oltre al sistema di depurazione, fondamentale in questo tipo di strutture, ricoprono un ruolo primario anche le opere di finitura. Tra questi, ci sono i sistemi di drenaggio, che hanno una valenza sia funzionale che estetica. Biopiscine: di cosa si tratta Le biopiscine, o piscine naturali, sono specchi d'acqua depurati con sistemi di filtraggio innovativi e biologici. A differenza delle piscine tradizionali, infatti, non possiedono un impianto di depurazione che sfrutta agenti chimici. La depurazione e disinfezione dell’acqua avvengono grazie a particolari piante e ghiaia. La regola fondamentale di una biopiscina sta nell’equilibrio dell’ecosistema. Rispetto gli impianti tradizionali, queste ultime hanno il vantaggio di:
garantire un aspetto gradevole in ogni periodo dell’anno. Le biopiscine non vanno né coperte con antiestetici teli né svuotate nel periodo invernale;
non inquinare, essendo i materiali utilizzati nella costruzione naturali ed ecocompatibili.
Infine, il mancato utilizzo di agenti chimici rende l’acqua biopiscine meno aggressiva per la pelle. Come funziona il sistema di filtraggio Il sistema di filtraggio è il fulcro del funzionamento di una biopiscina. Si tratta perlopiù di filtri caricati a sabbia e si basano su un principio naturale. Essi infatti riproducono quanto avviene quando l’acqua piovana si depura di scorie e sostanze inquinanti, penetrando nel terreno. Una pompa fa ricadere verso il basso l’acqua introdotta nella parte superiore del filtro, passando attraverso lo strato di sabbia. Lì rilascia le impurità, arrivando al sistema di filtrazione alla base del filtro dove viene captata e rimessa in circolo. Come già detto, la depurazione avviene principalmente grazie all’intervento di specifiche piante. Per questo motivo, solitamente le biopiscine prevedono due spazi distinti. Uno viene adibito alla balneazione, l’altro è riservato alle piante fitodepuranti. La centralità del sistema di drenaggio Come si può facilmente intuire, in strutture di questo tipo i sistemi di drenaggio assumono un’importanza strategica. Nelle biopiscine, come peraltro in tutte le vasche di balneazione, la soluzione più comune è il drenaggio perimetrale. Si tratta di una rete di canalette da posare intorno al bordo della struttura. Grazie a queste, l’acqua in eccesso viene immediatamente catturata e condotta verso i punti di scarico. Per quanto riguarda le biopiscine, Inoxsystem® propone due tipologie diverse di impianti. Si tratta di sistemi:
con canalette a fessura. Sono interamente costruite in acciaio inox, con un’unica fessura, solitamente antitacco di 8 millimetri. È facile da pulire, anche se non è ispezionabile sul canale, ma potrà essere dotata di chiusini di ispezione nel punto di scarico per il recupero dello sporco;
con canalette Idrain, consigliatissime nella costrizione delle piscine. Sempre in acciaio inox, hanno la possibilità di copertura satinata a vista o pavimentabile. In questo caso gli spessori sono più bassi, e il sistema ha una copertura superiore estraibile che lo rende ispezionabile manualmente.
In entrambi i casi l’acciaio inox può essere a vista o a scomparsa, quest’ultimo più consigliato per garantire un aspetto naturale La soluzione dell’acciaio inox In un ecosistema delicato come le biopiscine, anche l’occhio vuole la sua parte. Un drenaggio perimetrale in acciaio inox assicura il massimo dell’estetica, e non è l’unico vantaggio. Il metallo garantisce un’ottima resistenza all’usura, che lo rendono uno degli elementi più duraturi sul mercato. Altre prerogative sono:
l’impatto ambientale nullo, essendo un materiale del tutto riciclabile e perciò perfettamente in linea con la filosofia di una biopiscina;
altissime prestazioni igieniche, aspetto fondamentale in questo tipo di strutture.
Inoxsystem® utilizza l’acciaio Aisi 304 e l'acciaio Aisi 316.
L’acciaio Aisi 304 è già un’ottima scelta. È molto resistente e durevole nel tempo, ed ha elevate qualità antibatteriche, come dimostra non a caso il suo largo impiego nel settore alimentare. L’Aisi 316 è invece consigliato se la nostra biopiscina è vicina al mare. L’ambiente salino, infatti, è un ambiente particolarmente gravoso a causa dell’azione corrosiva del sale. In questo caso è opportuno optare per l’acciaio Aisi 316 che, grazie alla sua composizione, è ancora più resistente dell’Aisi 304. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmlvcGlzY2luZSwgc2ljdXJlenphIGEgYm9yZG8gdmFzY2EKPHA+PHN0cm9uZz5EYTo8L3N0cm9uZz57e2ZpcnN0LW5hbWV9fSB7e2xhc3QtbmFtZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkVtYWlsOjwvc3Ryb25nPnt7ZW1haWx9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5PZ2dldHRvOjwvc3Ryb25nPnt7c3ViamVjdH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkF6aWVuZGE6PC9zdHJvbmc+e3themllbmRhfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+VGVsZWZvbm86PC9zdHJvbmc+e3twaG9uZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk1lc3NhZ2dpbzo8L3N0cm9uZz57e21lc3NhZ2V9fTwvcD4= Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Sistemi di drenaggio per oleifici
Sistemi di drenaggio per oleifici
La storia dell’olio d’oliva inizia addirittura nel 2500 a.C..
Dalla molitura delle olive all’olio: il percorso dei moderni oleifici.
Superfici umide e rischio scivolosità: l’importanza del sistema di drenaggio.
Resistenza alla corrosione e proprietà antibatteriche: i vantaggi dell’acciaio inox.
Una componente essenziale degli oleifici Pavimenti scivolosi e liquidi consistenti. I sistemi di drenaggio sono una parte essenziale nel funzionamento degli oleifici. I locali preposti alla lavorazione delle olive, infatti, richiedono una continua azione di deflusso dei liquidi. La soluzione migliore? Anche in questo caso, non può che essere l’acciaio inox. Per capire perché è però il caso di conoscere il metodo di lavoro dei produttori di olio, partendo dall’antichità. Dal codice di Hammurabi ai frantoi della tradizione Quella dell’olio d’oliva è una storia che affonda le radici negli albori della storia. La prima regolamentazione di produzione e commercio risale addirittura al 2500 a.C., attraverso il codice babilonese di Hammurabi. Furono i Greci, tuttavia, a diffondere la coltivazione dell’olivo nel Mediterraneo. L’olio d’oliva, esportato in tutto il mondo grazie ai Romani, cadde nel dimenticatoio in seguito al crollo dell’impero. Fu solo nel medioevo che la produzione dell’olio riprese slancio e nel 1400 l’Italia divenne il maggior produttore di olio d’oliva nel mondo. Un primato che ha dato modo, nei secoli, di affinare le tecniche di produzione. Gli oleifici tradizionali erano costruzioni generalmente sviluppate su tre livelli, al fine di sfruttare la forza di gravità come motore. Nella terminologia comune, l’intero edificio veniva chiamato frantoio . Quest’ultimo, in realtà, era solamente uno dei locali, anche se il più importante. Nello specifico, si trattava del luogo in cui avveniva la molitura delle olive e l’estrazione dell’olio. Tuttora, nel linguaggio comune, gli oleifici vengono indicati con il termine frantoio. Produzione olio di oliva: come funziona un oleificio moderno L’adozione di impianti meccanici e idraulici ha rivoluzionato completamente la struttura degli oleifici. Grazie al nuovo processo di automazione, è venuta meno l'esigenza della realizzazione di edifici sviluppati su più livelli. Sono sorte quindi strutture più semplici, concentrate in un unico piano, così da essere più funzionali al processo di produzione. L’impianto moderno è chiamato anche frantoio a ciclo continuo, in quanto costituito da un insieme di macchinari collegati tra di loro. La caratteristica, dunque, esclude ogni interruzione nella lavorazione. Per quanto riguarda le tecniche impiegate per estrarre l’olio, i moderni oleifici utilizzano un processo di centrifugazione:
l’estrazione viene effettuata con un frangitore, nel quale le olive vengono macinate assieme al nocciolo;
la pasta di olive viene rimescolata per meno di un’ora, per favorire la successiva separazione dell’olio.
Infine, la pasta entra in una centrifuga che separa la parte solida, detta sansa, dall’acqua vegetale e dall’olio. I sistemi di drenaggio negli oleifici In questa tipologia di strutture, assume un ruolo fondamentale il sistema di drenaggio. Gli ambienti di un oleificio sono caratterizzati da lavorazioni miste, con superfici semi-umide e ad alto rischio di scivolosità. Questo discorso vale per i diversi locali: quello preposti al lavaggio, ma anche alla frangitura, gramolatura ed estrazione dell'olio. Le pavimentazioni devono essere progettate con la massima cura ed esigono una costante manutenzione per via degli acidi organici presenti. L’utilizzo di canalette a fessura e chiusini non è tra i più consigliati. Questo per l’elevata densità e consistenza dell’olio, che potrebbe andare a ostruirli. Sono preferibili sistemi di drenaggio dotati di griglie di protezione a maglie larghe e con sistemi di decantazione appositamente progettati. Onde prevenire la produzione di muffe e batteri è raccomandato, inoltre, l’utilizzo di materiali antibatterici certificati. La soluzione dell’acciaio inox Anche per gli oleifici, la soluzione più adatta rimane l’acciaio inox. Oltre alle proprietà antibatteriche, che ne conferiscono i massimi standard igienici, l’inox possiede altri indiscutibili vantaggi. Tra gli altri:
l’ottima resistenza alla corrosione e la richiesta di una manutenzione ridotta;
la capacità di resistere a carichi pesanti.
Tra i primi in Italia a ideare una linea interamente costruita in acciaio inox, Inoxsystem® può fornire anche per il settore degli oleifici la giusta soluzione. Per far fronte all’alta scivolosità, l’azienda suggerisce i suoi sistemi di drenaggio a canale grigliato con superficie dentellata, idonei per il passaggio antiscivolo. La soluzione migliore, inoltre, è la linea Inoxsystem® Total Hygenic, che garantisce la massima resistenza ai batteri, oltre che una griglia antiscivolo. I sistemi di drenaggio vengono interamente realizzati in acciaio inox AISI 304, consigliato negli ambienti del settore alimentare. Per particolari esigenze di maggiore resistenza a sale, cloro e acidi è però possibile richiedere anche l’AISI 316. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. U2lzdGVtaSBkaSBkcmVuYWdnaW8gcGVyIG9sZWlmaWNpCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Sistemi di drenaggio per impianti di acqua minerale
Sistemi di drenaggio per impianti di acqua minerale
Dal bacino all'accumulo: il ruolo dell’acciaio inox nell’imbottigliamento dell’acqua minerale.
L’acciaio inox: un amico della filiera sostenibile
Pavimenti costantemente bagnati: c’è bisogno di un eccellente drenaggio.
Con i prodotti Inoxsystem®, la soluzione migliore a ogni necessità.
Dalla sorgente alla tavola. Negli impianti di imbottigliamento d’acqua minerale il sistema di drenaggio svolge un ruolo importantissimo. Ogni giorno, infatti, i pavimenti sono costantemente coperti di liquidi che devono essere "rimossi" immediatamente per l'igiene e la sicurezza ambientale. L’acciaio inox, utilizzato anche nelle altre fasi del processo di imbottigliamento - dalle captazioni alle tubazioni che portano l’acqua nello stabilimento - rimane la soluzione migliore. Una storia antica, proiettata verso il futuro Le moderne linee di imbottigliamento dell’acqua minerale sono il risultato di quasi mezzo millennio di innovazioni. La prima acqua minerale imbottigliata documentata risale al 1583, nella cittadina belga di Spa, per volere di re Enrico II. Per gli inizi dell’industria di imbottigliamento bisogna tuttavia attendere l’Ottocento, quando l’acqua minerale cominciò piano piano a inserirsi nel mercato. Si tratta degli albori di una filiera che non ha mai smesso di innovarsi nel tempo. Negli ultimi anni l’industria di imbottigliamento si è distinta soprattutto nell’impegno verso l’ambiente. Il sempre maggior utilizzo di packaging sostenibili, come il PET, è un esempio di quest’attenzione da parte di molte aziende del settore. In quest’ottica anche l’utilizzo dell’acciaio inox, metallo riciclabile al 100%, all’interno dell’industria del beverage è un'ulteriore garanzia di una filiera sostenibile. L’essenza green è però solo uno dei punti di forza che hanno contribuito a incoronare l’inox come caposaldo nell'industria di imbottigliamento. Vediamo, dunque, perché le soluzioni di drenaggio in acciaio inox rappresentano la scelta più appropriata quando si parla di imbottigliamento e confezionamento dell’acqua. L’acciaio inox, anima degli impianti di imbottigliamento d’acqua minerale Nella composizione degli impianti di imbottigliamento d’acqua minerale, l’acciaio inox svolge un ruolo di assoluto protagonista. L’avventura dell’acqua che finisce nelle nostre tavole inizia nel bacino, dove l’acqua viene captata e condotta verso l’impianto di imbottigliamento. È proprio in questo momento che entra in scena questo materiale. Le condotte idriche, così come i serbatoi di accumulo, sono interamente costruiti in acciaio inox. La scelta è motivata dalle qualità antibatteriche del metallo, che conferiscono un doppio vantaggio:
garantiscono la massima igienicità dell’acqua minerale;
evitano che il prodotto presenti alterazioni rispetto alle proprie caratteristiche organolettiche.
L’obiettivo è quello di preservare intatte le qualità dell’acqua minerale, lasciandola immacolata come nel momento in cui sgorga dalla sorgente. L’utilizzo dell’acciaio inox, comunque, non si esaurisce in questa fase.
Vedi anche: Sua Maestà Acciaio inox e tutti i suoi irresistibili vantaggi Il ruolo fondamentale dell’acciaio inox nei sistemi di drenaggio Il ruolo dell’acciaio inox non riguarda solamente il percorso dalla sorgente allo stabilimento e l’accumulo dell’acqua. Questo materiale svolge un ruolo importante anche nei sistemi di drenaggio degli impianti di imbottigliamento d’acqua minerale. I pavimenti di queste strutture sono costantemente ricoperti di liquidi, e devono essere progettati per assicurare drenaggio e impermeabilizzazione impeccabili. Questo vale soprattutto per le zone di lavaggio, asciugatura, riempimento e tappatura. Ed è proprio nella pavimentazione che vengono utilizzati dei canali a fessura, i quali assicurano un corretto drenaggio dei liquidi. Realizzando questi canali in acciaio inox, si possono ottenere alcuni vantaggi, come:
la garanzia di una lunga durata nel tempo, e di un’alta resistenza alla corrosione;
la facilità nella pulizia in linea con standard igienici elevati;
la richiesta di una manutenzione ridotta.
I prodotti Inoxsystem® per il drenaggio negli impianti di imbottigliamento Azienda pioniera nel settore dell’acciaio inox, Inoxsystem® realizza sistemi di drenaggio progettati secondo le specificità di ogni ambiente, vantando un’esperienza internazionale. Solitamente di medie dimensioni, possono capitare richieste particolari, come successo in uno degli ultimi progetti affrontati dall'azienda. Parliamo di un impianto d’acqua minerale che per alcune problematiche necessitava di canali “oversize”. Ed è proprio questo il punto di forza di Inoxsystem®. Lo staff è infatti a disposizione del cliente per studiare, assieme ai tecnici, la soluzione migliore a ogni necessità. A ogni ambiente il suo impianto di drenaggio, garantendo sempre la massima qualità che solo l’acciaio inox Aisi 304 e l’acciaio Aisi 316 possono dare. L’acciaio Aisi 304, chiamato anche "acciaio alimentare", garantisce già una elevatissima resistenza e le prestazioni igieniche tipiche dell’acciaio inox, tuttavia alcuni impianti possono necessitare di performance ancora più elevate. È quello che succede, ad esempio, nell’imbottigliamento di bevande fruttate o bibite dolci. In questo è allora preferibile utilizzare prodotti in Aisi 316, chiamato invece “acciaio marino” per la sua forte resistenza al sale, cloro e acidi. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. U2lzdGVtaSBkaSBkcmVuYWdnaW8gcGVyIGltcGlhbnRpIGRpIGFjcXVhIG1pbmVyYWxlCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Differenze ghisa e acciaio inox… e l’evoluzione dei sistemi di drenaggio
Differenze ghisa e acciaio inox… e l’evoluzione dei sistemi di drenaggio
Leggera ma resistente, la ghisa ha il monopolio del settore metalmeccanico.
Per la sua duttilità, l'acciaio viene impiegato in numerosi utilizzi e ne esistono di diversi tipi.
Con l’evoluzione dei sistemi di drenaggio accanto ai prodotti in ghisa, come i chiusini, l’acciaio inox si è affermato sempre più.
Igiene, durata ed ecosostenibilità: i vantaggi dell’acciaio inox.
Simili, ma non affatto uguali. Ghisa e acciaio sono materiali che vengono spesso confusi tra di loro, tant’è la somiglianza. Essendo due leghe di ferro e carbonio, non c’è da stupirsi di questa affinità. Si tratta, però, di due elementi distinti, con le proprie specifiche caratteristiche. Ciò ne ha permesso una differenziazione d’ambito. Nei sistemi di drenaggio la ghisa per molto tempo è stata la protagonista, ma la situazione è cambiata con l’avvento dell’acciaio inox. Dura, fragile e resistente: le caratteristiche della ghisa Conosciuta in area mediterranea da circa 3000 anni, la ghisa è una lega ferrosa composta principalmente da ferro e carbonio. La sua produzione avviene negli altiforni, tramite la riduzione degli ossidi di ferro mediante la combustione del carbone. Le qualità principali che la caratterizzano sono:
l’alta percentuale di carbonio, tra il 2 e il 6%;
la relativa leggerezza (il peso specifico della ghisa varia dai 6,8 ai 7,3 kg/dm3);
il punto di fusione a 1150 °C, più basso rispetto all’acciaio.
La ghisa è un materiale duro, fragile, poco resistente alla flessione ma, viceversa, resistente a compressione e corrosione. Ha un’ottima fusibilità ed è facile da lavorare, nonostante non sia un elemento malleabile. Grazie a queste sue qualità, viene usata principalmente nel settore metalmeccanico. Esistono vari tipi di ghisa. Tra i più utilizzati ci sono la ghisa grigia, quella bianca e quella sferoidale, la migliore nelle caratteristiche meccaniche. E l’acciaio? Saldabile, tenace e duttile Composto anch’esso da ferro e carbonio, l’acciaio costituisce uno degli elementi più importanti del settore siderurgico. Viene prodotto a partire dalla ghisa madre che, utilizzando particolari forni detti convertitori, subisce una riduzione della percentuale di carbonio. Le sue caratteristiche fondamentali sono:
la bassa percentuale di carbonio, meno del 2%;
la maggior pesantezza rispetto alla ghisa. Oltre a una maggiore densità, l’acciaio ha un peso specifico che va dai a 7,5 a 10, 5 kg/dm3;
la temperatura di fusione più alta: 1435°C
Le caratteristiche dell’acciaio dipendono dalla quantità di carbonio contenuta. Generalmente presenta buone proprietà meccaniche, saldabilità, tenacità e duttilità. Viene utilizzato principalmente negli elettrodomestici, nel settore edile, in quello automobilistico e nella produzione di oleodotti e gasdotti. Si è soliti dividere gli acciai in cinque categorie:
al carbonio;
legati;
debolmente legati;
da utensili;
inossidabili.
L’avvento dell’acciaio inox nei sistemi di drenaggio Chiusini, caditoie e canalette. Fin dall’apparizione in Europa dei moderni sistemi di drenaggio, nel XIX secolo, ghisa e acciaio ne sono stati indiscussi protagonisti. Celebri, in tal senso, i chiusini in ghisa, in special modo quella sferoidale, tra i più diffusi nell’edilizia urbana. Il loro successo è facilmente spiegabile nelle qualità della ghisa, precedentemente descritte, e in particolare nella resistenza e nella leggerezza. A partire dagli anni Novanta, però, ha fatto il suo esordio sulla scena dei sistemi di drenaggio un nuovo attore, l'acciaio inox. La ragione di questo cambiamento è legata all’evoluzione della storia dei sistemi di drenaggio e all’applicazione in nuovi settori non legati esclusivamente allo smaltimento di acque reflue. La consapevolezza che i sistemi di drenaggio possono essere ricettacolo di germi e la necessità di ambienti salubri hanno aperto un nuovo capitolo nello sviluppo di questa tipologia di prodotti. Determinante nell’impiego sempre maggiore dell'acciaio inox è stato il successo nel settore alimentare. La sua popolarità è dovuta principalmente alle proprietà antibatteriche del metallo, una garanzia nel contrastare microbi e germi. L’acciaio inox si è quindi conquistato la sua nicchia comprendente, oltre al già citato settore alimentare, anche quello chimico e farmaceutico. Inoxsystem® è stata tra i pionieri nell’utilizzo dell’acciaio inox nei sistemi di drenaggio. Così facendo, l’azienda ha dato un contributo sostanziale allo sviluppo delle potenzialità del materiale in questo ambito. Ed è stata proprio la volontà di soddisfare al meglio le esigenze di questi settori a portarci a realizzare la linea di prodotti Inoxsystem® Total Hygenic che rispecchia tutti gli standard più elevati in materia di igienicità. (Leggi anche “La certificazione HACCP nel settore alimentare: facciamo chiarezza” ) Edilizia privata e pubblica: perché l’inox può fare la differenza Non sono solo il settore alimentare e quello farmaceutico, con le loro richieste di igienicità e sicurezza, a poter beneficiare dei vantaggi di sistemi di drenaggio in acciaio inox. L’acciaio inox, non a caso, si è via via ritagliato negli anni uno spazio anche in quegli ambiti che sono tradizionalmente prerogativa della ghisa. Un esempio sono le pavimentazioni e i garage delle abitazioni private, dove spesso viene preferita la versatilità dell’inox, ma non è raro neppure vedere piazze attorniate da canalette e chiusini in acciaio inox. Sia nell’edilizia privata sia in quella pubblica, l'acciaio inox presenta infatti diversi punti di forza, oltre a un evidente valore estetico che spesso trasforma i sistemi di drenaggio da semplici prodotti funzionali a elementi di design in grado di armonizzarsi perfettamente con l’ambiente in cui si inseriscono e anzi di arricchirlo. Ecco, allora, in sintesi i principali vantaggi di sistemi di drenaggio in acciaio inox:
l’ottima resistenza alla corrosione e all’ossidazione, che ne garantiscono una maggior durata nel tempo;
la maggior flessibilità rispetto alla ghisa, che ha permesso a Inoxsystem® di creare speciali flangiate di collegamento tra un elemento e l’altro. Queste permettono di raggiungere qualsiasi lunghezza evitando le infiltrazioni e garantendo la massima ermeticità nel tempo;
la richiesta di una manutenzione ridotta;
la maggior versatilità rispetto alla ghisa, in primis per quanto riguarda la pendenza;
l’ecosostenibilità, conferita dal fatto di essere un materiale riciclabile al 100%.
(Leggi anche “Sua maestà l'acciaio inox e i suoi irresistibili vantaggi”) Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. RGlmZmVyZW56ZSBnaGlzYSBlIGFjY2lhaW8gaW5veOKApiBlIGzigJlldm9sdXppb25lIGRlaSBzaXN0ZW1pIGRpIGRyZW5hZ2dpbwo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Muffa sui muri: esiste una diagnosi scientifica per dirle addio
Muffa sui muri: esiste una diagnosi scientifica per dirle addio L’acqua è un bene prezioso, ma a volte può davvero farci dannare. Succede quando entra e esce dalla nostra casa, lasciandosi dietro aloni a dir poco indesiderati. Ecco perchè quando scorgiamo anche solo una singola macchia di muffa sui muri o qualche centimetro di intonaco staccato è meglio drizzare subito le antenne. Se causato da un'infiltrazione d’acqua, un problema di umidità può diventare l’inizio di un vero e proprio calvario. Da oltre dodici anni Stefano Pigatto, con il suo Archimede Group, si occupa di analisi scientifica dell’umidità e di piani di risanamento dei danni causati dalla muffa in casa. Esistono muffe “buone” e muffe “cattive” sui muri? Pulizia, sanificazione e disinfezione non sono la stessa cosa. La normativa sanitaria vigente per l’industria alimentare, infatti, mette in evidenza le differenti procedure. Nello specifico, le operazioni di pulizia sono quelle che riguardano i procedimenti atti a rimuovere polveri, residui e sporco da superfici e ambienti di lavoro. Solo dopo la pulizia, si può procedere con la disinfezione e la sanificazione. La prima porta all’eliminazione dei microrganismi patogeni, la seconda al miglioramento del microclima interno, considerando più fattori, fra cui temperatura, umidità e ventilazione. Possiamo affermare, quindi, che la pulizia è il primo, fondamentale, passo in materia di sicurezza alimentare. Ma non sempre il più semplice. Lo sanno bene gli operatori dell’industria dolciaria, che quotidianamente si trovano a pulire le superfici dai residui di zucchero. Se sottoposti al calore, infatti, il processo di caramellizzazione li rende particolarmente ostici da rimuovere, tanto da richiedere spesso tecniche e detergenti particolarmente aggressivi. In questo caso la scelta dei materiali delle superfici gioca un ruolo determinante nella gestione delle problematiche legate all’igienicità e quindi alla sicurezza alimentare. Come possono guarire i muri “malati” di muffa? “Per avere un quadro clinico preciso del problema - spiega Stefano Pigatto - è importante misurare l’umidità dei muri interni danneggiati. Si tratta di una vera e propria analisi scientifica in cinque differenti fasi, che noi di Archimede Group abbiamo perfezionato nel tempo per arrivare a consegnare ai nostri clienti un piano di risanamento sicuro ed efficace al cento per cento. La muffa è un problema che, se non preso in tempo, può arrivare negli anni a compromettere gravemente la salubrità dell’aria nelle nostre case e a generare danni strutturali alle pareti. Per questo motivo necessita di un vero e proprio approccio scientifico, con analisi e misurazioni effettuate da tecnici specializzati. Stefano Pigatto
Esperto e titolare della ditta Archimede Group La diagnosi della muffa in 5 mosse: quali sono? La prima fase è il metodo ponderale: con un trapano si prelevano i campioni di muratura, successivamente analizzati con delle termobilance ed essiccati. Così si può rilevare la quantità di umidità nel muro e stabilire, senza possibilità di errore, l’esatta tipologia di umidità. Il secondo passaggio è un’analisi termografica per misurare la temperatura delle pareti, fondamentale per studiare la condensa. Dopodichè si passa all’analisi chimica dei sali, utile per individuare il giusto tipo di intonaco risanante, e successivamente all’analisi igro-climatica degli ambienti, registrando il clima interno dell’abitazione attraverso sensori termo-igrometrici che lavorano senza sosta per una o due settimane. La nostra indagine si chiude, infine, con il rilievo critico, prelevando pezzetti di intonaco per verificare la presenza, o lo stato, delle guaine taglia-muro. Dalla diagnosi alla cura: quanto conta un giusto sistema di drenaggio? “Un corretto sistema di drenaggio è la soluzione consigliata per intervenire su problemi provocati da infiltrazioni nella nostra casa, sia in un ambito interno, come possono essere le docce, sia esternamente, come per terrazze, portici e garage dove sono presenti altri piani interrati sottostanti. Trovo molto interessanti le molteplici soluzioni proposte da Inoxsystem®: oltre il corpo del canale troviamo anche sifoni antiodore e filtri completamente realizzati in acciaio inox Aisi 304 o 316. La totale assenza di parti interne in plastica, sostituite da accessori in acciaio inox, è un valore aggiunto che garantisce una lunga durata nel tempo sia del sistema di drenaggio che, di conseguenza, della pavimentazione circostante. Importantissime saranno le opere di “fughe elastiche” perimetrali fatte per permettere ai differenti metalli la giusta dilatazione senza creare future crepe nel pavimento, che potrebbero essere potenziali pericoli per la nostra casa. Un suggerimento è quello di applicare anche i bordi perimetrali “porta guaina”, che permettono al pavimentista l’incollaggio della guaina liquida applicabile sotto le piastrelle. Infine, le soluzioni di Inoxsystem® su misura e di design permettono di offrire a ogni cliente la soluzione più idonea ed esteticamente apprezzata. Perché funzionalità, durata nel tempo ed estetica devono necessariamente convergere”. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyBNdWZmYSBzdWkgbXVyaTogZXNpc3RlIHVuYSBkaWFnbm9zaSBzY2llbnRpZmljYSBwZXIgZGlybGUgYWRkaW8KPHA+PHN0cm9uZz5EYTo8L3N0cm9uZz57e2ZpcnN0LW5hbWV9fSB7e2xhc3QtbmFtZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkVtYWlsOjwvc3Ryb25nPnt7ZW1haWx9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5PZ2dldHRvOjwvc3Ryb25nPnt7c3ViamVjdH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkF6aWVuZGE6PC9zdHJvbmc+e3themllbmRhfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+VGVsZWZvbm86PC9zdHJvbmc+e3twaG9uZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk1lc3NhZ2dpbzo8L3N0cm9uZz57e21lc3NhZ2V9fTwvcD4= Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Dolcetto o scherzetto? Le insidie della pulizia nell’industria dolciaria
Dolcetto o scherzetto? Le insidie della pulizia nell’industria dolciaria Zuccheri, latte, creme e uova. Ossia un’ingente quantità di ingredienti appiccicosi, liquidi e ad alta contaminazione batterica. Non è un caso, quindi, che quando si parla di sicurezza alimentare l’industria dolciaria sia costantemente in allerta rossa. Come impone il protocollo HACCP, negli stabilimenti del settore alimentare tutte le superfici e le attrezzature devono essere facilmente lavabili e i cicli di pulizia devono essere parte integrante della catena di produzione e lavorazione. Ma nell’industria dolciaria i processi di caramellizzazione possono rendere particolarmente complesse le operazioni di pulizia. Le pavimentazioni si ritrovano a dover smaltire, assieme all’acqua, anche i residui di produzione. Per attenuare il pericolo batterico è fondamentale una gestione ottimale del drenaggio dell’acqua impiegata. Come? Prendendo seriamente in considerazione i molteplici problemi causati dall’acqua: depositi di calcare, corrosione, odori, assieme alla tanto temuta proliferazione di batteri causata dallo sporco che si “incolla” nei canali e nelle griglie di raccolta dell’acqua. Nell’industria dolciaria la pulizia può diventare un problema "appiccicoso" Pulizia, sanificazione e disinfezione non sono la stessa cosa. La normativa sanitaria vigente per l’industria alimentare, infatti, mette in evidenza le differenti procedure. Nello specifico, le operazioni di pulizia sono quelle che riguardano i procedimenti atti a rimuovere polveri, residui e sporco da superfici e ambienti di lavoro. Solo dopo la pulizia, si può procedere con la disinfezione e la sanificazione. La prima porta all’eliminazione dei microrganismi patogeni, la seconda al miglioramento del microclima interno, considerando più fattori, fra cui temperatura, umidità e ventilazione. Possiamo affermare, quindi, che la pulizia è il primo, fondamentale, passo in materia di sicurezza alimentare. Ma non sempre il più semplice. Lo sanno bene gli operatori dell’industria dolciaria, che quotidianamente si trovano a pulire le superfici dai residui di zucchero. Se sottoposti al calore, infatti, il processo di caramellizzazione li rende particolarmente ostici da rimuovere, tanto da richiedere spesso tecniche e detergenti particolarmente aggressivi. In questo caso la scelta dei materiali delle superfici gioca un ruolo determinante nella gestione delle problematiche legate all’igienicità e quindi alla sicurezza alimentare. L’acciaio inox non teme nessuno, nemmeno quegli insistenti residui di zucchero “Con un poco di zucchero...tutto brillerà di più” diceva un famosissimo ritornello. Gli operatori dell’industria dolciaria, però, potrebbero non essere d’accordo, viste le difficoltà di pulizia generate dai residui di zucchero. Ma esiste un alleato pronto sempre a brillare, anche quando le operazioni di pulizia degli ambienti di produzione alimentare sono messe a dura prova da ingredienti a dir poco fastidiosi. Si tratta dell’acciaio inox, il re indiscusso tra i materiali che passano il severo esame di igienicità dell’industria alimentare. Specialmente nella produzione dolciaria, l’imporosità dell’acciaio inox è prima di tutto un’esigenza per facilitare le operazioni di pulizia quotidiane. Questo vale ovviamente per le attrezzature di lavoro, ma anche per i sistemi di drenaggio installati nella pavimentazione. Per spingere al massimo le prestazioni igieniche Inoxsystem® ha realizzato la nuova linea Total Hygienic con tutti i suoi componenti interni rimovibili per una pulizia in profondità. Una raccomandazione “su misura” proprio per l’industria dolciaria sono, inoltre, gli innesti di lavaggio da posizionare all’estremità dei canali o all’interno dei chiusini di raccolta. Collegati alla tubazione, questi innesti consentono lo scorrimento dell’acqua durante la fase di produzione, evitando così che lo zucchero si fermi sul fondo del canale o del chiusino. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAxNTogTGUgaW5zaWRpZSBkZWxsYSBwdWxpemlhIG5lbGzigJlpbmR1c3RyaWEgZG9sY2lhcmlhCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Come smaltire il “mare” di acqua dell’industria ittica
Come smaltire il “mare” di acqua dell’industria ittica La produzione e il consumo di pesce, sia in Italia che nel resto del mondo, è in costante aumento. Il settore ittico ha raggiunto il record dei 20,5 chilogrammi pro capite all’anno, ma il numero è destinato a crescere ulteriormente nel prossimo decennio. L’ultimo rapporto della FAO (Food and Agriculture Organization of the United Nations) ci svela che la produzione ittica globale raggiungerà nel 2030 i 204 milioni di tonnellate, segnando un incremento del 15% rispetto al 2018. Sono più di 4 milioni i pescherecci nel mondo impiegati in mare, mentre l’acquacoltura, ossia la pesca d’allevamento, ha raggiunto il massimo storico di 82,1 milioni di tonnellate. In Europa, Spagna, Italia e Francia sono i primi tre consumatori, accaparrandosi insieme quasi l’80% del volume totale di pesce fresco e surgelato consumato dalle famiglie. Per soddisfare la domanda di mercato in costante aumento il settore ittico, però, non è chiamato a garantire solo gli elevati volumi di pesca. La tracciabilità e le rigide regole sanitarie impongono agli operatori standard igienici ai massimi livelli, contro i rischi sia chimici che biologici a cui è esposto il prodotto prima di arrivare in pescheria. L’acqua nell’industria ittica: da fonte di vita a fonte di pericoli igienici Nell’industria ittica la portata di utilizzo dell’acqua potabile varia, a seconda della lavorazione, dai 2 ai 12 metri cubi d’acqua per ogni tonnellata di pesce. A questi vanno aggiunti anche i litri impiegati nelle operazioni di pulizia quotidiana degli ambienti di lavoro destinati alla lavorazione del pesce. Come eliminare quindi un quantitativo di acqua così importante? Gli stabilimenti devono essere dotati di adeguati sistemi di drenaggio, con canali e griglie di raccolta in grado di smaltire non solo l’acqua, ma anche i residui e gli scarti delle lavorazioni. I regolamenti sanitari, infatti, impongono al settore precise procedure per scongiurare il rischio della contaminazione chimica e biologica e chiamano in causa non solo il trattamento del pescato, ma anche gli ambienti che entrano in contatto con il prodotto. Tra questi, ricordiamo il protocollo HACCP, introdotto dalla Comunità Europea per garantire la sicurezza alimentare e quindi valido anche per l’industria ittica. Nello specifico, per i prodotti della pesca esiste un vero e proprio “pacchetto igiene” che raccoglie tutti i regolamenti vigenti per il settore. Su questo fronte igienicità e smaltimento delle acque sono strettamente correlati, essendo le acque reflue l’habitat perfetto dei batteri responsabili della contaminazione biologica. Sono, quindi, i sistemi di drenaggio ad assicurare la salubrità negli stabilimenti del settore della pesca. Ma quale materiale usare? Aisi 304 o Aisi 316: ad ogni acqua il suo acciaio inox L’utilizzo dell’acciaio inox è importante. Abbiamo già analizzato le differenze tra l’acciaio inox AISI 304 e AISI 316 e sappiamo che la discriminante è la destinazione d’uso del sistema di drenaggio. La variante AISI 304 è solitamente utilizzata nel settore alimentare, governato dalle rigide normative imposte dal protocollo HACCP. Nel caso dell’industria ittica, però, la concentrazione di sale dell’acqua marina esige la tipologia AISI 316, consigliata anche per le strutture a diretto contatto con cloro e acidi. Questa tipologia di acciaio inox, infatti, offre una resistenza sensibilmente maggiore alla corrosione salina, rendendo l’acciaio particolarmente efficace in ambienti con presenza di soluzioni contenenti ioni di cloro, specialmente se stagnanti. Proprio per questo motivo l’AISI 316 è solitamente usato anche nelle applicazioni navali e, più in generale, in tutti i casi di prominenza al mare. Il materiale, però, non è l’unico elemento da considerare quando si progettano sistemi di drenaggio realizzati ad hoc per l’industria ittica. Anche le caratteristiche interne di canali e chiusini devono corrispondere a precise esigenze di pulizia e igienizzazione. Scarti e residui di lavorazione, un problema non facile da smaltire Dove finiscono gli scarti quando il pesce viene lavorato negli stabilimenti dell’industria ittica? La pulizia delle aree di lavoro spazza via un considerevole quantitativo di residui che, assieme all’acqua, raggiunge in fretta i chiusini del sistema di drenaggio applicato nella pavimentazione. La loro corsa verso i punti di scolo, però, può arrestarsi prima del traguardo, diventando così fonte di batteri e virus da contaminazione. Ecco perchè è importante pulire frequentemente e in profondità sia le canalette che i chiusini di raccolta, meglio se “aiutati” dal cestello estraibile, di cui sono dotate tutte le linee Inoxsystem®. La nuova linea Inoxsystem® Total Hygienic offre inoltre la possibilità di rimuovere, oltre al cestello, anche tutte le parti interne. Come ad esempio il sifone antiodore, offrendo la possibilità di scegliere tra il tubo estraibile e la tazza estraibile, entrambi studiati per offrire eccellenti prestazioni anti-batteriche. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAxNDogQ29tZSBzbWFsdGlyZSBpbCBtYXJlIGRpIGFjcXVhIGRlbGzigJlpbmR1c3RyaWEgaXR0aWNhCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Terme di Saint-Gervais-les-Bains: un nuovo sistema di drenaggio su misura e in armonia con la struttura
Terme di Saint-Gervais-les-Bains: un nuovo sistema di drenaggio su misura e in armonia con la struttura Un’acqua speciale, che da millenni riscalda il cuore delle Alpi della Savoia. Le terme di Saint-Gervais-les-Bains, acquistate nel 2016 da L’Oreal Paris, sono un autentico gioiello del versante francese del Monte Bianco. Conosciutissime nel mondo per le qualità terapeutiche, da oltre duecento anni sono un centro d’eccellenza per le cure dermatologiche. Scorrendo da 6500 anni attraverso vette e rocce sotterranee, infatti, le acque si sono arricchite di minerali ed oligoelementi. Per garantire il massimo risultato, è però fondamentale un efficiente lavoro di manutenzione e, com’è successo quest’anno, di ristrutturazione. IL DEFLUSSO DELLE ACQUE Francesco Raguso è il responsabile commerciale di Royal Casa, l’azienda che si è occupata degli ultimi lavori di rifacimento. «All’inizio di quest’anno siamo stati chiamati per un restauro del centro termale – racconta Raguso -. Si trattava sostanzialmente del rifacimento di alcuni lavori della zona benessere, in particolare per quanto riguarda il deflusso delle acque. La nostra mansione consisteva in un rifacimento totale dell’impianto di scarico, a partire dallo smantellamento del massetto. L’impellenza era quella di procurarsi delle canalette su misura, che rispettassero dei rigidi vincoli di dimensione. Dopo aver valutato vari possibili fornitori, abbiamo deciso di rivolgerci ad Inoxsystem, che ci garantiva il prodotto che cercavamo nei giusti tempi». LA SOLUZIONE Grazie a un ottimo lavoro di squadra, si è quindi passati in breve tempo dal problema alla soluzione. «In collaborazione con Inoxsystem – prosegue Raguso – passo dopo passo, siamo riusciti a trovare delle istruzioni di spessore e delle soluzioni su misura. Essendo un lavoro di ristrutturazione non c’erano dei piani di dettaglio, quindi è stata fatta molta attività di studio insieme per trovare la soluzione ottimale. Sono stati posati in tutto più di 18 pozzetti, oltre a 36 metri lineari di canalette in acciaio inox 316, con una grande rapidità nella produzione e nella consegna. I piani definitivi sono stati firmati il 24 aprile e a metà maggio stavamo già posando tutto». UN LAVORO SU MISURA La sfida è stata vinta grazie ad una soluzione “millimetrica”. «La difficoltà dell’intervento nasceva dall’assenza del massetto nel piano di scarico sia dell’acqua delle docce che di quella ad alta pressione utilizzata per l'igienizzazione – spiega Raguso -. Ci siamo quindi ritrovati a dover operare in un’area nella quale avevamo uno spessore massimo di 8 centimetri. In questo frangente è stato determinante l’aiuto di Inoxsystem. Invece di fornirci una canaletta standard, dello spessore di 15 centimetri, è riuscita a produrne una particolare: la parte più sottile era di 4 centimetri, e ne raggiungeva un massimo di 6,8. In questo modo è stato risolto un grosso problema, e siamo riusciti a portare a termine il restauro installando i nuovi sistemi di drenaggio senza stravolgimenti strutturali. Il design del prodotto, inoltre, ci ha permesso di realizzare un intervento che si è inserito in maniera armonica e non ha alterato assolutamente l’estetica dell’ambiente». Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAxMzogVGVybWUgZGkgU2FpbnQtR2VydmFpcy1sZXMtQmFpbnM6IHVuIG51b3ZvIHNpc3RlbWEgZGkgZHJlbmFnZ2lvIHN1IG1pc3VyYSBlIGluIGFybW9uaWEgY29uIGxhIHN0cnV0dHVyYQo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Funzionalità e design: le parole magiche dei sistemi di drenaggio per le piscine private
Funzionalità e design: le parole magiche dei sistemi di drenaggio per le piscine private Spa e piscine private sono sempre più gettonate. Non solo per le attività di villeggiatura, che decidono di offrire ai loro ospiti uno spazio di puro relax. Progettare una piccola oasi di benessere anche nella propria casa è un sogno che per tanti vale la pena realizzare. Eravamo abituati a pensare alle piscine private come ad un lusso ad appannaggio di pochi fortunati. Ma i numeri del settore dicono che il trend è in crescita e che le richieste sono ampiamente aumentate. Ad oggi già il 5% degli italiani, circa 3 milioni, ha deciso di regalarsi la piscina “in casa”. Può essere progettata all’interno dell’abitazione, come ci fanno sognare le riviste patinate del design di lusso. Oppure in giardino, di svariate forme e dimensioni, con l’immaginazione già proiettata verso indimenticabili pomeriggi d’estate tra tintarella e tuffi rigeneranti. In questo settore design e funzionalità devono intendersi alla perfezione. La prima regola da tenere in considerazione è che una piscina non deve essere solo bella: deve anche saper risolvere il problema dello smaltimento dell’acqua che fuoriesce dalla vasca e di quella piovana. Assieme ovviamente a tutte le preoccupazioni legate all’igiene e alla pulizia. Come? Con il giusto sistema di drenaggio da installare lungo il perimetro della piscina, scegliendo con cura i materiali e l’abbinamento “estetico” con la pavimentazione. Anche per le piscine private la progettazione è una cosa seria Se avete deciso di concedervi la piscina interrata in giardino o di coccolare i vostri ospiti ampliando i servizi della struttura turistica, magari abbinata ad una spa privata, il primo passo è scegliere la dimensione e la forma della vasca, in base allo spazio a disposizione. Indipendentemente dalle misure, è importante fin da subito prevedere anche la corretta installazione del sistema di drenaggio per smaltire l’acqua che, tuffo dopo tuffo, finirà sulla pavimentazione. Lungo il perimetro della vasca dovrà essere quindi posata una rete di canalette grazie alle quali l’acqua in eccesso verrà immediatamente catturata e condotta verso i punti di scarico. La sfida che Inoxsystem® ha colto, anche nel settore delle piscine private, è coniugare qualità funzionale ed estetica, seguendo i clienti durante la fase di progettazione e offrendo prodotti realizzati su misura in grado di soddisfare tutte le esigenze. Per risolvere il problema delle altezze disponibili del pavimento, ad esempio, l’azienda ha progettato sistemi di canalette a basso spessore. Ma la personalizzazione del prodotto ha anche un altro vantaggio, ossia la possibilità di dotare le canalette di angoli a gradi o raggiare il prodotto per accompagnare l’intero perimetro della vasca e rimuovere così tutti i residui di acqua sulla pavimentazione. Le caratteristiche ambientali giocano un ruolo importante nella progettazione delle piscine private Progettare una piscina significa anche scegliere i giusti materiali in base all’ambiente e ai pericoli che possono compromettere nel tempo le caratteristiche estetiche e funzionali della vasca. Se la scelta del rivestimento della vasca interrata richiede accurate valutazioni, altrettanto importante è scegliere il giusto materiale per i canali di drenaggio. L’acciaio inox è indubbiamente la carta vincente per un prodotto duraturo nel tempo, complice la sua elevata resistenza alla corrosione e le sue eccellenti prestazioni igieniche. Sul fronte della progettazione l’analisi delle caratteristiche ambientali è, anche per le piscine private, un aspetto tutt'altro che irrilevante. Se la piscina verrà posizionata all’aperto, ad esempio in giardino, la rete di drenaggio potrà essere realizzata in acciaio inox Aisi 304, ampiamente utilizzato anche nei settori alimentare, civile e industriale. Tranne in un caso, ossia quando l’abitazione o la struttura turistica si trova vicino al mare. L’elevata concentrazione salina richiede, infatti, l’Aisi 316, come per le piscine allestite all’interno, a causa della presenza di cloro che si disperde anche nell’aria. Oltre alla funzionalità c’è il design, anche per le piscine private I sistemi drenaggio per le piscine private non devono guardare solo alla funzionalità: devono anche saper rispondere alle esigenze estetiche dell’ambiente, strizzando l’occhio alle mode in tema di design. L’eleganza e la sobrietà dell’acciaio inox si sposano perfettamente con tutti gli stili. La sua classe è un ulteriore punto di forza dell’acciaio inox, rendendolo la scelta ideale anche per gli ambienti più ricercati e minimalisti. Forma e sostanza, però, devono sempre dialogare quando si parla delle tendenze di arredo. Per questo motivo Inoxsystem® ha ideato due linee di canalette particolarmente adatte alle piscine private. Da un lato ci sono i canali con fessura ridotta da 8 millimetri, in linea con le vigenti normative antitacco. I canali a fessura possono avere il bordo satinato a vista oppure presentarsi senza bordatura, per un effetto più minimale. Dall’altro, una specifica linea denominata “Inoxsystem Italia IDrain” con canali ispezionabili ed estremamente eleganti. La copertura estraibile, infatti, può essere satinata o, anche in questo caso, pavimentabile per “nascondere” alla vista il sistema di drenaggio. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAxMjogRnVuemlvbmFsaXTDoCBlIGRlc2lnbjogbGUgcGFyb2xlIG1hZ2ljaGUgZGVpIHNpc3RlbWkgZGkgZHJlbmFnZ2lvIHBlciBsZSBwaXNjaW5lIHByaXZhdGUKPHA+PHN0cm9uZz5EYTo8L3N0cm9uZz57e2ZpcnN0LW5hbWV9fSB7e2xhc3QtbmFtZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkVtYWlsOjwvc3Ryb25nPnt7ZW1haWx9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5PZ2dldHRvOjwvc3Ryb25nPnt7c3ViamVjdH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkF6aWVuZGE6PC9zdHJvbmc+e3themllbmRhfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+VGVsZWZvbm86PC9zdHJvbmc+e3twaG9uZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk1lc3NhZ2dpbzo8L3N0cm9uZz57e21lc3NhZ2V9fTwvcD4= Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
I sistemi di drenaggio contro le infiltrazioni d'acqua nei terrazzi
I sistemi di drenaggio contro le infiltrazioni d'acqua nei terrazzi Saper interpretare i segnali di “malessere” è un vero e proprio atto d’amore verso la propria casa. Quando si scorgono macchie gialle sul muro, aloni o scostamenti di pittura, la diagnosi è solitamente abbastanza rapida: la vostra casa soffre di infiltrazioni d’acqua. Può trattarsi di umidità di risalita dal pavimento, di problemi dovuti ai differenti contrasti termini tra due elementi distinti (come ad esempio tra il solaio del tetto in legno e muro della casa) oppure da vere e proprie “incursioni” dell’acqua piovana. Nei primi due casi bisognerà darsi da fare per cercare la fonte del problema grazie all’aiuto di esperti del settore e con sopralluoghi nel posto. Nella terza casistica, invece, la causa dell’infiltrazione è spesso dovuta ai terrazzi, soprattutto quando sono scoperti e quindi esposti alle intemperie. Le infiltrazioni piovane dal terrazzo possono avere effetti invasivi, tanto da provocare danni alla struttura. È quindi importante dotare il terrazzo di un’efficace arma di difesa contro l’acqua piovana. In questo ambito i sistemi di drenaggio sono degli incomparabili alleati, in quanto raccolgono velocemente l’acqua dalla pavimentazione per incanalarla verso i canali di scarico delle grondaie. I sistemi di drenaggio per i terrazzi: prevenire è sempre meglio che curare Il terrazzo scoperto è una piccola chicca che può sopperire alla mancanza di un giardino privato. Specialmente in estate, poter godere del sole e dell’aria aperta è un grande vantaggio per chi vive in appartamento. I terrazzi scoperti, però, richiedono un’attenzione particolare per prevenire il problema dei ristagni di acqua, quando pioggia e neve si depositano a terra. Abbiamo già detto che per proteggere il proprio terrazzo dalle infiltrazioni d’acqua la soluzione è installare nella pavimentazione un sistema di drenaggio in grado di raccogliere acqua e condurla rapidamente verso i canali di scolo dell’abitazione o del condominio. Durante la progettazione, quindi, è importante ricorrere al posizionamento di canalette a fessura, grigliate o di chiusini singoli, valutando la giusta inclinazione della superficie. L’installazione dei sistemi di drenaggio per mettere in sicurezza le aree esterne richiede un attento studio della portata e della capienza delle canalette, che dovranno essere in grado di far fronte a precipitazioni anche intense, come nel caso delle ormai tristemente note “bombe d’acque”. L’esposizione costante alle temperature e agli agenti atmosferici non è fonte di preoccupazione per i sistemi di drenaggio marchiati Inoxsystem®, poichè sono realizzati in acciaio inox di primissima qualità e quindi possono garantire una prestante resistenza alla corrosione e al trascorrere del tempo. SOS infiltrazioni piovane dopo la costruzione: esiste una cura, per fortuna! Quando invece è troppo tardi per la progettazione, ossia in caso di costruzioni già realizzate, i sistemi di drenaggio possono intervenire come rimedio al problema delle infiltrazioni dell’acqua piovana. Aver sottovalutato le conseguenze dei ristagni d’acqua (o ritrovarsi con il problema perché ignorato dai precedenti inquilini) non significa, fortunatamente, dover anche necessariamente convivere con il problema delle infiltrazioni. Basterà rimuovere la pavimentazione e studiare il giusto sistema di drenaggio in base alle caratteristiche del terrazzo. Non preoccupatevi se la pavimentazione non è stata realizzata con la giusta inclinazione, necessaria per far scorrere via l’acqua. I canali di drenaggio sono, infatti, dotati di una pendenza interna sufficiente per correggere l’errore in fase di progettazione. Inoltre, per rispondere alle esigenze estetiche oltreché funzionali, i sistemi di drenaggio in acciaio inox di Inoxsystem® sanno adattarsi con eleganza a qualsiasi stile di arredamento del terrazzo, grazie alle molteplici soluzioni disponibili nella gamma. L’impatto visivo sarà davvero minimo, nulla di equiparabile agli effetti positivi di cui si gioverà il vostro terrazzo e, a lungo termine, la salute della vostra casa. Contro le infiltrazioni d’acqua vince la “regola” del bordo porta-guaina perimetrale Sia che si tratti di una progettazione ex novo o di un intervento “riparatore”, per mettere la parola fine al problema delle infiltrazioni dell’acqua piovana è importante posare correttamente uno o più strati di guaina protettiva. La guaina può essere posizionata sotto le fondamenta in calcestruzzo (in caso di una nuova costruzione) oppure sotto lo strato superficiale della pavimentazione (in molti casi è consigliato l’abbinata di queste azioni). Per eliminare completamente il problema il nostro consiglio è di scegliere un prodotto di drenaggio con bordo porta guaina perimetrale, che sarà applicato attorno al canale o chiusino. Questo profilo, che si posizionerà sotto le piastrelle oppure qualche centimetro sotto il pavimento in resina, consentirà di avere un punto d’appoggio per incollare la guaina (come ad esempio mapelastic), in modo tale da creare un unico corpo privo di interruzioni. In questo modo, nel caso si formassero delle piccole crepe nel pavimento, l’acqua non filtrerà sotto il massetto, ma rimarrà bloccata in superficie. Questa efficace soluzione drenante non è valida solo per i terrazzi, bensì per tutte le aree esterne dell’abitazione, compresi quindi marciapiedi e parcheggi non interrati, messi costantemente alla prova dalla pioggia e dalle precipitazioni nevose. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAxMTogSSBzaXN0ZW1pIGRpIGRyZW5hZ2dpbyBjb250cm8gbGUgaW5maWx0cmF6aW9uaSBkJ2FjcXVhIG5laSB0ZXJyYXp6aQo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Macelli e pericoli alimentari: i sistemi di drenaggio per l’industria della carne
Macelli e pericoli alimentari: i sistemi di drenaggio per l’industria della carne Ci sono comparti alimentari in cui il rischio della contaminazione batterica è più alto che in altri, e che quindi esigono da parte degli stabilimenti un’attenzione massima all’igiene ambientale. È il caso, ad esempio, del settore della carne, dai macelli alle industrie di produzione dei trasformati. In questi stabilimenti i “pericoli alimentari” possono essere di diversa natura, ma quasi tutti sono riconducibili a problemi legati all’igiene degli strumenti utilizzati o dell’ambiente di lavoro. In poche parole: la qualità della carne che mangiamo dipende anche dall’igiene dei macelli in cui viene lavorata e confezionata. Un’adeguata progettazione dei locali deve, quindi, mirare alla prevenzione di tutti i rischi di contaminazione. Il pericolo non deve essere sottovalutato nel corso dell’intero ciclo di lavorazione della carne: non solo in fase di macellazione, ma anche durante il trasporto e lo stoccaggio. In questo articolo ci focalizzeremo sull’importante ruolo che i sistemi di drenaggio svolgono in tema di igienicità nei macelli, raccogliendo l’acqua in eccesso sulla pavimentazione e con essa anche i residui solidi della lavorazione della carne. Le tre facce del pericolo alimentare nei macelli Nei macelli e negli stabilimenti di lavorazione della carne i pericoli alimentari sono di tre tipologie: microbiologici, biologici e chimici. Escludendo il rischio chimico, legato ai detergenti e disinfettanti usati nella pulizia, e quello biologico, riferito alla presenza di parassiti nei locali, i sistemi di drenaggio entrano in gioco per prevenire il rischio microbiologico, ossia l’attacco di microrganismi patogeni, come virus e batteri. Questo è il noto caso della contaminazione, che può verificarsi sia nei locali di lavorazione della carne cruda che negli stabilimenti di produzione dei trasformati. Tra le possibili fonti di contaminazioni ci sono anche i pavimenti (oltre a pareti, soffitti, interruttori e maniglie), compresi gli stessi sistemi di drenaggio incorporati per eliminare l’acqua in eccesso. Per questo motivo la loro progettazione deve seguire i principi elencati dal protocollo HACCP, che in Italia detta le buone prassi igieniche per tutti gli operatori della filiera alimentare. L’HACCP nella filiera della carne: il ruolo dei sistemi di drenaggio Il protocollo HACCP dice chiaramente che negli stabilimenti alimentari tutte le superfici devono essere facilmente lavabili e sanificabili. Non solo, quindi, quelle a diretto contatto con il cibo, ma anche le pareti e le pavimentazioni. I sistemi di drenaggio non sono esonerati, anzi nel settore delle carne sono chiamati a svolgere un ruolo tanto delicato quanto indispensabile. Sono, infatti, i sistemi di drenaggio a garantire che non si formino ristagni d’acqua sui pavimenti, in cui potrebbero proliferare i germi. Ma anche canaline e sifoni di scarico potrebbero essere a loro volta “abitate” da muffe e batteri, tanto da poter intaccare con rapidità l’igienicità dell’intero ambiente di lavoro. Ragion per cui è importante che i sistemi di drenaggio siano agevolmente igienizzabili e realizzati in acciaio inox, l’unico materiale in grado di garantire durata nel tempo e resistenza alla corrosione. La continua ricerca di Inoxsystem® per spingere al massimo le prestazioni igieniche dei suoi sistemi di drenaggio ha portato all’ideazione della nuova linea Inoxsystem® Total Hygienic. Questi innovativi sistemi di drenaggio sono completamente privi di punti critici in cui potrebbero annidarsi i batteri. Per la sua linea top di gamma Inoxsystem® ha, infatti, progettato canali con angoli interni raggiati e chiusini con kit di sifoni e cestello entrambi completamente estraibili. A beneficio ovviamente della pulizia in profondità, facile ma meticolosa. Come prevenire tanti problemi con poche, ma giuste, raccomandazioni per i macelli Per il settore della carne sono necessari alcuni accorgimenti, da prendere attentamente in considerazione durante la progettazione dei sistemi di scarico per non incappare in problematiche legate allo smaltimento. Primo fra tutti la capienza dei cestelli di scarico, a cui sono collegate le canaline che raccolgono l’acqua. Si deve, infatti, progettare una portata adatta per raccogliere anche i residui solidi che, nel caso dei macelli, sono principalmente gli scarti della lavorazione della carne. Vanno inoltre studiati attentamente i sistemi di drenaggio destinati alle celle frigorifere. Per questo tipo di ambienti, in cui sono richiesti elevatissimi standard di igienicità, Inoxsystem® offre sul mercato un chiusino con doppia sifonatura, che si traduce in una doppia barriera contro germi e cattivi odori. Questo prodotto, utilizzato anche nell’industria farmaceutica, può essere fornito un coperchio cieco con guarnizione “o-ring”, talmente resistente da poter “sigillare” l’ambiente interno. Nelle celle frigorifere, però, c’è anche il problema della basse temperature. Quando l’acqua presente all’interno del sifone (senza la quale altrimenti non funzionerebbe) rischia il congelamento, è consigliabile prevedere all’interno della cella uno scarico diretto, quindi senza sifone, e spostare quest’ultimo all’esterno della stanza, in un punto sicuramente "più caldo". Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAxMDogTWFjZWxsaSBlIHBlcmljb2xpIGFsaW1lbnRhcmk6IGkgc2lzdGVtaSBkaSBkcmVuYWdnaW8gcGVyIGzigJlpbmR1c3RyaWEgZGVsbGEgY2FybmUKPHA+PHN0cm9uZz5EYTo8L3N0cm9uZz57e2ZpcnN0LW5hbWV9fSB7e2xhc3QtbmFtZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkVtYWlsOjwvc3Ryb25nPnt7ZW1haWx9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5PZ2dldHRvOjwvc3Ryb25nPnt7c3ViamVjdH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkF6aWVuZGE6PC9zdHJvbmc+e3themllbmRhfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+VGVsZWZvbm86PC9zdHJvbmc+e3twaG9uZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk1lc3NhZ2dpbzo8L3N0cm9uZz57e21lc3NhZ2V9fTwvcD4= Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Garage interrato: ecco come evitare allagamenti
Garage interrato: ecco come evitare allagamenti Diciamocelo: quando fuori piove il garage interrato è davvero comodo. Una delizia che, però, può presto trasformarsi in una croce, quando la pioggia si fa intensa e il garage interrato si allaga. Il problema è comune a tanti edifici condominiali che sfruttano lo spazio interrato per realizzare i box per le auto. E nella maggior parte dei casi è dovuto a errori di valutazione durante la progettazione. La difesa contro l’acqua, infatti, è uno dei principi che deve guidare la progettazione di una nuova costruzione o di una ristrutturazione. Oggi ancora di più che in passato, a causa dell’aumento delle piogge intense che sempre più spesso si trasformano in bombe d’acqua. Prevedere le criticità idrauliche è fondamentale per un’abitazione che vuole mantenere nel tempo durabilità e valore economico, evitando danni strutturali alle pareti e alle pavimentazioni. Ma anche quando è troppo tardi per intervenire nella progettazione, ossia in caso di costruzioni già realizzate, è possibile correggere gli errori intervenendo con un adeguato sistema di drenaggio in grado di liberare il garage dal problema degli allagamenti, oltre che dalle infiltrazioni che originano macchie di muffa e umidità nelle pareti. Stop agli allagamenti in garage con il giusto sistema di drenaggio Se, quando piove, il garage interrato si trasforma in una piscina è perché, trovandosi al di sotto del livello del terreno, è maggiormente esposto al problema del deflusso dell’acqua piovana. Per risolvere definitivamente il problema sarà sufficiente installare nella pavimentazione un sistema di drenaggio in grado di raccogliere l’acqua e condurla verso i punti di scarico. Il timore più frequente fra i proprietari di abitazioni è quello di dover intervenire in maniera radicale, o in alternativa di dover convivere per sempre con l’incubo dell’acqua sul pavimento. Ma, fortunatamente, la soluzione esiste ed è anche più semplice del previsto. La più efficace tecnica di risanamento consiste, infatti, nel posare nella pavimentazione dei chiusini o canalette a fessura oppure grigliate, che potranno così “catturare” l’acqua in eccesso. I benefici si vedranno subito: avete mai pensato al vantaggio di avere il pavimento del garage sempre asciutto, anche dopo aver parcheggiato l’auto con le gomme bagnate nelle giornate di pioggia? Uno non vale l’altro: il garage interrato vuole un sistema di drenaggio in acciaio inox Quando si parla di garage servono sistemi di drenaggio a prova di carichi pesanti. La pavimentazione del garage è, infatti, quotidianamente sottoposta alle sollecitazioni di peso, ogni volta che un’auto entra ed esce dal box. Anche i sistemi di drenaggio devono quindi svolgere il loro lavoro garantendo prestazioni durature nel tempo. La scelta del materiale e degli accessori, assieme alla corretta manutenzione, influisce non poco sulla capacità di resistenza dei canali e delle griglie di scolo. Oltre a essere un materiale elegante ed igienico, l’acciaio inox è anche uno dei materiali più forti. Per questo motivo i sistemi di drenaggio di Inoxsystem® sono interamente realizzati in acciaio inox, con spessori importanti e tondini di rinforzo ravvicinati. Il prodotto, infatti, non deve subire deformazioni che potrebbero portare alla formazione di crepe e danneggiare così l’intera pavimentazione. Per i propri sistemi di drenaggio Inoxsystem® ha inoltre studiato una speciale resina epossidica tri-componente che, applicata sotto i bordi del canale, offre un prodotto certificato in classe di portata D400 e in grado di supportare il transito di carichi e mezzi pesanti. Vista la differente dilatazione tra i materiali viene consigliato di tenere, durante la posa, il pavimento staccato di qualche millimetro dal sistema di drenaggio, per poter così realizzare un’adeguata fuga elastica. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyA5OiBHYXJhZ2UgaW50ZXJyYXRvOiBlY2NvIGNvbWUgZXZpdGFyZSBhbGxhZ2FtZW50aQo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Birrifici, come scongiurare la minaccia del pavimento bagnato
Birrifici, come scongiurare la minaccia del pavimento bagnato Da un lato il rischio di incidenti per i lavoratori, dall’altro il pericolo batterico. All’interno dei birrifici il pavimento bagnato è fonte di preoccupazione, dalle grandi industrie birrarie ai produttori artigianali. Eliminare alla radice il problema è pressoché impossibile, considerata la frequente probabilità di sversamenti sul pavimento causati dalle cadute accidentali di liquidi durante le fasi di produzione della birra. Senza fare i conti, inoltre, con i quantitativi di acqua impiegati per il lavaggio dei macchinari, necessario per garantire gli standard di igienicità richiesti al settore alimentare. I birrifici devono, quindi, prestare massima attenzione sia alla sicurezza dei lavoratori che alla salubrità dei locali. La soluzione è dotare gli impianti di produzione del giusto sistema di drenaggio, per raccogliere l’acqua direttamente dal pavimento, attraverso una rete di canali che trasportano e scaricano l’acqua verso l’esterno. Durante la progettazione dei pavimenti sono necessari però alcuni accorgimenti, primo fra tutti la giusta pendenza della superficie. Pavimento bagnato e rischio infortuni Nei birrifici il pavimento bagnato è una delle prime cause di incidenti sul lavoro. Ecco perché la prevenzione degli infortuni deve essere alla base della cultura aziendale. Le normative sono stringenti in materia di “safety” sui luoghi di lavoro e richiedono appositi dispositivi di sicurezza, sia individuali che collettivi, per proteggere i lavoratori dai pericoli. Gli scivolamenti causati dalla presenza di acqua sul pavimento possono provocare infortuni anche gravi, vista anche la presenza di macchinari ad alte temperature utilizzati nelle varie fasi di produzione della birra. Un esempio sono le cosiddette “caldaie per le tempere” utilizzate nel processo di ammostatura, ovvero la formazione del mosto mediante la miscelazione della farina di malto e altri cereali con acqua calda. Questo procedimento richiede temperature elevate, che possono variare dai 35 fino ai 75 gradi. Protocollo HACCP e rischio batterico Anche per i birrifici valgono le severe normative sanitarie applicate al settore alimentare. Gli impianti adibiti alla produzione della birra, sia artigianale che industriale, devono adottare il protocollo HACCP, stilando un “manuale” in cui vengono esplicitate le buone prassi igieniche a garanzia del consumatore. Gli aspetti legati all’igiene dei locali richiedono ai birrifici la massima meticolosità nella pulizia dei macchinari di produzione e degli ambienti di lavoro dell’intero stabilimento, suddiviso nelle varie aree di arrivo merci, magazzino, maltatura, cottura, pastorizzazione e imbottigliamento. La regola che la corretta pulizia e igienizzazione deve partire dai pavimenti è valida per l’intero settore alimentare, ma lo è ancora di più per i birrifici, maggiormente esposti al problema del pavimento bagnato. E, come conseguenza, dei ristagni d’acqua in cui popolano i batteri. Persino l’acqua potabile, infatti, non è mai completamente priva di batteri e la presenza di ristagni, dove i microbi si moltiplicano, può mettere a serio rischio la salubrità degli ambienti. La corretta progettazione dei pavimenti, prevedendo un adeguato sistema di drenaggio, è l’unica “arma” dei birrifici per vincere la guerra contro l’acqua in eccesso. Con l’occhio vigile alla scelta dei materiali. Perchè solo l’acciaio inox è all’altezza delle elevate prestazioni igieniche richieste al settore alimentare. Il sistema di drenaggio per i birrifici: piccoli accorgimenti, grandi vantaggi I sistemi di drenaggio in acciaio inox per i birrifici sono composti da canaline lineari che devono percorrere centralmente l'intera lunghezza del locale. La corretta pendenza dei pavimenti è fondamentale per evitare ristagni d’acqua, e di conseguenza la formazione di sporco, batteri e cattivi odori. Ma, per semplificare la progettazione dei pavimenti, Inoxsystem® ha dotato i suoi canali di una pendenza interna che consente all’acqua raccolta di avanzare senza intoppi verso i serbatoi di scolo. In fase di progettazione delle superfici, quindi, sarà necessario prevedere solamente la pendenza di due lati su quattro della stanza. Un aspetto non da poco, che consentirà di risparmiare tempo e fatica, ma anche un bel po’ di soldini. I birrifici possono inoltre scegliere tra le canalette a fessura e quelle grigliate. Le prime sono la soluzione più pratica per coniugare eleganza, quella dell’acciaio inox, con funzionalità ed igienicità. Grazie alla loro completa ispezionabilità, infatti, queste canalette hanno tutti gli angoli interni a vista, consentendo una corretta pulizia con un semplice getto d’acqua. In alternativa, i canali grigliati consentono la completa rimozione della griglia per eliminare manualmente eventuali residui solidi trasportati dall’acqua. La lotta ai batteri è una pratica quotidiana per il settore alimentare e, proprio per correre in aiuto dell’industria del food & beverage, Inoxsystem® ha ideato la nuova linea top di gamma Total Hygienic che, oltre all’ispezione delle canalette, consente anche la rimozione del sifone di scarico e del cestello di raccolta per una pulizia in profondità. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyA4OiBCaXJyaWZpY2ksIGNvbWUgc2NvbmdpdXJhcmUgbGEgbWluYWNjaWEgZGVsIHBhdmltZW50byBiYWduYXRvCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
I sistemi di drenaggio per l’industria farmaceutica devono essere infallibili
I sistemi di drenaggio per l’industria farmaceutica devono essere infallibili Nell’industria farmaceutica gli standard di igiene sono elevatissimi. In questo settore più che in altri non ci può essere possibilità di errore. Per evitare che i farmaci vengano contaminati nella loro fase di produzione, l’intero ambiente, non solo i macchinari, è sottoposto a rigidi protocolli di sanificazione. Basti pensare che un farmaco, per essere commercializzato, deve prima passare l’esame della cosiddetta “cleaning validation”, ovvero l’insieme delle attività di convalida dei metodi di pulizia e sanificazione degli ambienti, delle superfici e degli impianti utilizzati per la sua produzione. Quando si parla di lavorazione, stoccaggio e conservazione di sostanze utilizzate in ambito medico e cosmetico le operazioni di igienizzazione degli ambienti seguono rigide normative sanitarie, che dettano le regole fin dalla corretta progettazione degli impianti. Anche le pavimentazioni richiedono precisi accorgimenti: qui entra in gioco la preziosa funzione dei sistemi di drenaggio, ai quali l’industria farmaceutica richiede prestazioni infallibili. La sterilizzazione delle camere bianche nell'industria farmaceutica Negli stabilimenti del settore farmaceutico i batteri non possono assolutamente entrare. Le “camere bianche”, nei laboratori industriali così come nelle aree di produzione ospedaliera, devono essere completamente sterili. Ma cosa sono le “camere bianche”? Il termine è la traduzione in italiano di “cleanroom”, ossia ambienti sterilizzati e ad atmosfera controllata, adibiti alla produzione farmaceutica. Ciò significa che l’aria al loro interno contiene una quantità minima di microparticelle di polvere in sospensione. In questi locali la purezza dell’aria è persino superiore a quella di una sala operatoria. Questo avviene grazie a un sistema di ventilatori a soffitto per il ricircolo forzato dell’aria, che viene così filtrata. La normativa che regolamenta le camere bianche, e tutti gli ambienti associati controllati, è la ISO 14644. Il funzionamento di una camera bianca si basa sul processo di sterilizzazione, possibile solo se la stanza è completamente sigillata. Sistemi di drenaggio per proteggere le camere bianche dai batteri Nelle camere bianche dell’industria farmaceutica i pavimenti giocano un ruolo centrale, compresi i sistemi di drenaggio che hanno la preziosa funzione di raccogliere l’acqua stroncando sul nascere la formazione di residui stagnanti sul pavimento. E, di conseguenza, tutti i pericoli “batterici” che ne deriverebbero. Ma i sistemi di drenaggio devono anche saper proteggere l’asetticità delle camere bianche. In poche parole: devono essere in grado di far uscire l’acqua senza far entrare sporco e batteri. E come fare? Inoxsystem® propone tra gli articoli della propria gamma chiusini in piastra con coperchio cieco e guarnizione di tenuta, fornita al posto della classica copertura forata. Quando si verifica la necessità di smaltire l’acqua sul pavimento, sarà sufficiente estrarre il coperchio con una ventosa. L’acqua entrerà così nei chiusini di scolo e, una volta concluse le operazioni di pulizia, basterà riposizionare il coperchio per separare il sistema di drenaggio dall’ambiente circostante. Questo coperchio cieco è munito di guarnizione “o-ring”. Si tratta di un anello di elastomero, che rende la tenuta della guarnizione solida e resistente, in grado di “sigillare” il locale e sbarrare efficacemente la strada ai batteri. E per quanto riguarda la pavimentazione? Tutti i prodotti Inoxsystem® possono essere attrezzati di un telaio perimetrale “porta PVC”, ideato per pavimentazioni in linoleum (dette anche appunto “in PVC”), privi di fughe, e per questo motivo ampiamente utilizzati nelle camere bianche. In questo caso il sistema di drenaggio sarà fornito con uno speciale telaio perimetrale in grado di “incastrare” il tappeto in pvc della pavimentazione. Grazie a questa tipologia di prodotti non ci sarà dunque nessuna interruzione tra pavimento e drenaggio, e sarà dunque impossibile a germi e batteri di trovare punti “attaccabili”. Per finire, per spingere al massimo le prestazioni igieniche dei sistemi di drenaggio, Inoxsystem® ha realizzato la nuova linea Inoxsystem® Total Hygienic, particolarmente adatta al settore farmaceutico. Oltre che di angoli interni raggiati, qualità tipica di tutti i prodotti della gamma, questa tipologia di chiusini e canali è dotata di kit di sifonatura e cestello interamente estraibili, per una pulizia completa e in profondità. L’industria farmaceutica vuole sistemi di drenaggio in acciaio inox Aisi 316. Come per i macchinari di produzione, anche per i sistemi di drenaggio la corretta progettazione parte dalla scelta del materiale. I sistemi di drenaggio per l’industria farmaceutica devono essere realizzati in acciaio inox , l’unico in grado di rispondere ai severi standard di igienicità del settore. La sua estrema resistenza alla corrosione, infatti, elimina il rischio di contaminazione dei prodotti con particelle volatili. Gli acciai inox, però, non sono tutti uguali e ogni settore ha il suo. A differenza del settore alimentare, che spesso utilizza l’Aisi 304, quello farmaceutico predilige l’Aisi 316. Qual è la differenza? La loro composizione chimica. L’acciaio inox Aisi 304 contiene cromo e nichel, mentre all’Aisi 316 viene aggiunto anche il molibdeno. Questa caratteristica lo rende maggiormente resistente ai cloruri e, quindi, la scelta ideale per le produzioni industriali in cui si utilizzano sale, cloro e acidi ad alta concentrazione. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyA3OiBJIHNpc3RlbWkgZGkgZHJlbmFnZ2lvIHBlciBs4oCZaW5kdXN0cmlhIGZhcm1hY2V1dGljYSBkZXZvbm8gZXNzZXJlIGluZmFsbGliaWxpCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Il drenaggio dell’acqua piovana per un futuro sostenibile
Il drenaggio dell’acqua piovana per un futuro sostenibile I sistemi di drenaggio dell’acqua piovana guardano a un futuro sostenibile. Con una parola d’ordine: meno sprechi. Il cambiamento del clima e le sempre più frequenti “bombe d’acqua” impongono con urgenza alle abitazioni private e alle opere pubbliche di dotarsi di una difesa contro allagamenti e infiltrazioni. Se i canali di drenaggio non sono più un optional, collegarli a un efficiente sistema di raccolta dell’acqua piovana può fare la differenza in termini di risparmio idrico. Per evitare sprechi della risorsa più preziosa del pianeta è giunta l’ora di fare i conti con i numeri del consumo giornaliero di acqua, e soprattutto del suo prelievo. E, inevitabilmente, di scendere a patti con l’ambiente. Partiamo da un dato: 419 litri per abitante. È il prelievo giornaliero di acqua in Italia per uso potabile, pari a 9,2 miliardi di metri cubi nazionali, per garantire gli usi idrici domestici, pubblici, commerciali e produttivi. I dati arrivano dall’Istat, che annualmente stila un report sui consumi nazionali in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. La raccolta dell’acqua piovana: un po’ di storia. Guardare al futuro, tornando alle vecchie abitudini. Potrebbe sembrare una contraddizione, ma in realtà il recupero dell’acqua piovana è una buona pratica con origini lontanissime. Già nell’antica Grecia si studiavano sistemi di raccolta e di ri-distribuzione. Anche i Romani erano attenti a non sprecare l’acqua: si è trovata ampia traccia, infatti, di vasche posizionate nell’atrio delle abitazioni private, collegate a cisterne sotterranee per lo stoccaggio in ambienti protetti dalle contaminazioni. Ma possiamo spingerci addirittura sino al 4000 a.C. I primi sistemi di gestione dell’acqua piovana risalgono, infatti, al Neolitico, quando già si costruivano cisterne per “accumulare” la pioggia e far fronte così ai periodi di siccità. Oggi, in molte città europee, il tema del recupero dell’acqua piovana è al centro di innovativi progetti di riqualificazione urbana per trasformare la pioggia in una risorsa e il problema delle alluvioni in un’opportunità. Il cosiddetto “sviluppo resiliente” è già partito e le città si stanno trasformando in “città-spugne”. E, laddove possibile, l’acqua viene raccolta per destinarla a nuovi usi. Ma la strada da fare è ancora tanta e anche le abitazioni private possono fare la propria parte. Vediamo come. La raccolta dell’acqua piovana parte dal giusto drenaggio. Senza la giusta struttura di canali di drenaggio, non si possono sfruttare a pieno i benefici dei sistemi di raccolta dell’acqua piovana. Se state pensando di posizionare delle cisterne in giardino, chiedetevi quanta acqua in realtà continuerà a cadere a terra senza poter essere riutilizzata. Per centrare l’obiettivo di ridurre al minimo gli sprechi di acqua piovana, il primo passo è quindi progettare un adeguato sistema di drenaggio per la propria abitazione. Questo vale anche per le opere pubbliche. Parcheggi, piazzali, stazioni, parchi e impianti sportivi hanno bisogno di efficaci canali di drenaggio con una portata idraulica in grado di far fronte a piogge sempre più abbondanti. Collegandoli a un sistema di raccolta, i canali di drenaggio svolgono così la doppia funzione di smaltimento e incanalamento dell’acqua piovana per poter essere raccolta e successivamente riutilizzata. Come si progetta il drenaggio e la raccolta dell’acqua piovana? I canali di drenaggio che convogliano l’acqua piovana nei sistemi di raccolta possono essere installati in tutte le pavimentazioni. Se si tratta di nuova costruzione il consiglio è di progettare marciapiedi, piazzali e portici con la giusta pendenza rivolta alle griglie di copertura della rete di canali. Il sistema di drenaggio verrà poi collegato, assieme ai pluviali del tetto, alle vasche di raccolta che, per un migliore impatto estetico, potranno essere interrate in giardino. I piccoli detriti trasportati dall’acqua piovana verranno catturati dai chiusini del sistema di drenaggio, che possono essere ispezionabili. Per velocizzare la pulizia dei canali di scolo, infatti, Inoxsystem consiglia di inserire un cestello filtrante in grado di “bloccare” lo sporco prima che l’acqua arrivi alla vasca di raccolta. L’acqua piovana raccolta dai sistemi di drenaggio potrà essere così riutilizzata per l’irrigazione del giardino. Ma non solo: anche per la pulizia delle aree esterne, il lavaggio delle auto e lo scarico del wc. E l’ambiente vi ringrazierà. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyA2OiBJbCBkcmVuYWdnaW8gZGVsbOKAmWFjcXVhIHBpb3ZhbmEgcGVyIHVuIGZ1dHVybyBzb3N0ZW5pYmlsZQo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Come progettare a regola d’arte le cantine vinicole
Come progettare a regola d’arte le cantine vinicole
Nelle cantine vinicole i sistemi di drenaggio sono indispensabili per smaltire l’elevata quantità di acqua impiegata nel ciclo produttivo e nelle operazioni di pulizia.
Un buon sistema di drenaggio protegge la qualità del vino dal rischio di contaminazioni.
I sistemi di drenaggio realizzati in acciaio inox resistono ai carichi pesanti e garantiscono prestazioni altamente igieniche.
I sistemi di drenaggio efficienti mettono in sicurezza i lavoratori dai pericoli del pavimento bagnato.
Per produrre del buon vino non basta coltivare della buona uva. Anche quando si parla di cantine vinicole la sicurezza alimentare viene prima di tutto. Il protocollo HACCP lo dice esplicitamente: tutti gli ambienti produttivi del settore alimentare devono rispettare alla lettera regole di igienicità e di controllo nelle fasi di lavorazione di cibi e bevande. Per questo motivo la salubrità degli ambienti lavorativi, compresi i magazzini e le aree di stoccaggio, è un requisito tassativo anche per le cantine vinicole. Anzi, soprattutto per le cantine vinicole. Considerando, infatti, la quantità di acqua impiegata nella produzione del vino, è facile comprendere perché durante la progettazione delle cantine vinicole è importante prevedere l’installazione dei sistemi di drenaggio. In tutte le fasi di produzione (vinificazione, affinamento, stabilizzazione, filtrazione, imbottigliamento) un buon drenaggio mette al riparo dai rischi legati alla contaminazione ambientale, proteggendo la qualità del vino, oltre che la sicurezza dei lavoratori. Quanta acqua serve per fare il vino? I consumi di acqua nelle cantine vinicole si aggirano tra i 2 e i 20 litri per produrre il corrispettivo di una bottiglia di vino. Numeri a dir poco importanti, che subito ci fanno capire l'essenziale funzione dei sistemi di drenaggio in questo settore. In una cantina vinicola l’acqua è impiegata in tutte le principali fasi produttive, dall’arrivo delle uve nello stabilimento fino alla filtrazione prima dell’imbottigliamento. Le quantità̀ più̀ elevate di acqua vengono utilizzate, però, per le operazioni di sanificazione e pulizia, per il lavaggio quindi di macchinari, contenitori, pavimentazioni e barriques. Ma come smaltire un così enorme quantitativo di acqua, evitando ristagni e allagamenti? Con un sistema di drenaggio studiato su misura, in grado di raccogliere ogni goccia d’acqua che finisce a terra grazie a i suoi canali a griglia o a fessura inseriti nella pavimentazione. Il buon drenaggio è amico del buon vino. Tutti gli esperti (e non) vignaioli sanno che l’umidità è la migliore alleata della conservazione del vino. Ma è bene chiarire subito che nelle cantine vinicole un errato sistema di drenaggio dell’acqua rischia di trasformare un punto di forza in un problema assai critico. La causa sono i batteri che vi si possono annidare, compromettendo seriamente la qualità del vino, oltre che la sicurezza alimentare. Questo vale soprattutto nella fase di “invecchiamento” del vino nelle botti. Nell’area di affinamento, infatti, temperatura e umidità devono essere stabili e si devono evitare ristagni di acqua che potrebbero provocare la contaminazione e rendere l’aria maleodorante. In questa delicata fase del ciclo produttivo del vino, i sistemi di drenaggio svolgono un ruolo essenziale per garantire le massime condizioni di igiene e salubrità. Come pure nel successivo stadio di imbottigliamento, che avviene previa stabilizzazione fisico-chimica e microbiologica del vino. Anche in questi locali l’attenzione deve rimanere altissima, poiché qualsiasi variazione in negativo della qualità del vino non sarebbe più rimediabile. Ad ogni cantina il suo sistema di drenaggio. Ogni cantina è unica, con il suo personale rapporto con la terra, ma quasi sempre anche con le sue caratteristiche ambientali e i suoi punti critici. Grazie alla sua lunga esperienza accumulata negli anni, Inoxsystem® sa realizzare sistemi di drenaggio progettati secondo le specifiche esigenze di ogni ambiente. Lo staff è a disposizione del cliente per studiare assieme ad architetti, geometri e direttori di cantiere, o direttamente con il titolare della cantina vinicola, il giusto sistema di drenaggio per smaltire con estrema facilità l’acqua utilizzata nel ciclo produttivo del vino e nelle operazioni di pulizia. Pendenze e percorsi devono essere adeguati alle condizioni del luogo. Ma c’è una costante: la scelta del materiale, che non va presa alla leggera quando di parla di settori alimentari. Tutti i prodotti Inoxsystem® sono interamente realizzati in acciaio inox Aisi 304 (oppure Aisi 316 su richiesta) per garantire la massima resistenza ai carichi pesanti ed elevate prestazioni igieniche. Un sistema di drenaggio scadente può, infatti, comportare elevati costi di pulizia per adeguare gli ambienti alle normative sanitarie. La nuova linea Inoxsystem® Total Hygenic consente addirittura di velocizzare le operazioni di sanificazione grazie ad una griglia priva di bordatura perimetrale, con sifoni e cestelli interamente rimovibili. La sicurezza nelle cantine vinicole non è solo quella alimentare. Pensiamo al fango dei trattori che portano le uve della vendemmia nelle cantine vinicole. O agli sversamenti di acqua nella fase di lavaggio delle uve prima della lavorazione. Negli stabilimenti i pavimenti sono scivolosi e quotidianamente esposti al rischio allagamenti. Per mettere al riparo i lavoratori dal rischio di incidenti sul lavoro, nonché lo stabilimento stesso dai danni dell’acqua in eccesso, i sistemi di drenaggio devono rispondere a precise esigenze di carico elevato, prevedendo un’ampia portata idraulica in grado di raccogliere qualsiasi tipologia di scarto. Ma è importante anche che le griglie dei sifoni siano antiscivolo, e quindi calpestabili in sicurezza. Oltre che facilitare la pulizia degli ambienti di lavoro, la nuova linea Inoxsystem® Total Hygenic è un grande alleato anche sul fronte della sicurezza dei lavoratori grazie alla sua innovativa griglia con dentellatura superficiale. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyA1OiBDb21lIHByb2dldHRhcmUgYSByZWdvbGEgZOKAmWFydGUgbGUgY2FudGluZSB2aW5pY29sZQo8cD48c3Ryb25nPkRhOjwvc3Ryb25nPnt7Zmlyc3QtbmFtZX19IHt7bGFzdC1uYW1lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+RW1haWw6PC9zdHJvbmc+e3tlbWFpbH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk9nZ2V0dG86PC9zdHJvbmc+e3tzdWJqZWN0fX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+QXppZW5kYTo8L3N0cm9uZz57e2F6aWVuZGF9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5UZWxlZm9ubzo8L3N0cm9uZz57e3Bob25lfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+TWVzc2FnZ2lvOjwvc3Ryb25nPnt7bWVzc2FnZX19PC9wPg== Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Sistemi di drenaggio per pavimenti a prova di bombe (d’acqua)
Sistemi di drenaggio per pavimenti a prova di bombe (d’acqua) Sia per l’edilizia pubblica, ma anche e soprattutto per quella privata, i sistemi di drenaggio non sono più un optional. Perché gli effetti del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti. Le piogge che sempre più spesso si tramutano in violenti nubifragi hanno portato i mass media a coniare il termine “bomba d’acqua”, come libera traduzione della parola inglese “cloudburst”, ossia “esplosione di nuvola”. Si parla di bomba d’acqua quando la quantità di pioggia caduta supera i 30 millimetri all'ora o, secondo altri climatologi, quando le precipitazioni superano i 50 millimetri nell’arco di due ore. Come difendersi? Con i sistemi di drenaggio – canali, canalette, chiusini e caditoie - che, incorporati nel pavimento, consentono di raccogliere e quindi smaltire l’acqua in eccesso. Che si tratti di una nuova costruzione o di una ristrutturazione, per evitare allagamenti degli ambienti interrati, e la formazione di muffe nelle terrazze, la difesa della propria casa dagli agguati dell’acqua piovana va studiata con estrema cura. Poiché le conseguenze di una errata progettazione possono pesantemente mettere a rischio la salubrità degli ambienti. I sistemi di drenaggio per l’edilizia pubblica: una scelta lungimirante. Strade e piazze allagate, parcheggi sott’acqua, stazioni delle metropolitane come torrenti. Le immagini che passano ai telegiornali ci mostrano un tessuto urbano, in Italia ma anche all’estero, incapace di far fronte alle pazzie del clima. Gli esperti meteorologi hanno dichiarato che nel 2020 si è registrato in Italia un aumento del 22% delle “bombe d’acqua” che, da nord a sud, hanno provocato finora più di sessanta violenti nubifragi nella nostra penisola. Se l’arrivo di un temporale è oggi facilmente prevedibile, sapere prima quanta pioggia cadrà al suolo è ancora una chimera. Ma l’edilizia pubblica deve inevitabilmente iniziare a farsi trovare pronta, per evitare l’ormai tristemente nota conta finale dei danni. Molte città si sono già dotate di piani di “resilienza” per fronteggiare le bombe d’acqua, adattando i sistemi di drenaggio delle aree pubbliche. Va sottolineato, però, che specialmente nell’edilizia pubblica la scelta del materiale per la realizzazione dei sistemi di drenaggio non può essere sottovalutata. Soluzioni all’apparenza economiche, come la ghisa o l’acciaio zincato, nel lungo periodo possono richiedere investimenti, in termini di costi, per correggere i segni del tempo. Optare per un sistema di drenaggio in acciaio inox, invece, diventa una scelta lungimirante per la sua resistenza alla corrosione e la sua durata nel tempo. I sistemi di drenaggio per l’edilizia privata: prevenire è meglio che curare. Abbiamo detto che prevenire la quantità di pioggia sprigionata dalle cosiddette “bombe d’acqua” è pressoché impossibile. Per prevenire gli allagamenti nella propria abitazione, però, è sufficiente eseguire una buona progettazione degli ambienti e di tutti i suoi componenti strutturali. Se nemmeno la scelta delle tinteggiature esterne può essere presa alla leggera, figuriamoci per i sistemi di drenaggio che hanno l’ardito compito di proteggere la casa dalle infiltrazioni e dalle incursioni esterne dell’acqua piovana. Un sistema di drenaggio ben studiato consente anche agli ambienti maggiormente esposti al rischio di allagamenti (cantine, porticati, garage e terrazze) di prevenire e quindi di liberarsi dal pericolo dell’acqua in eccesso. In conclusione: progettare un pavimento con il giusto sistema di drenaggio è l’unica soluzione per mettere al riparo la propria abitazione. Ma anche gli esteti più esigenti possono tirare un sospiro di sollievo: funzionalità e design oggi sono in perfetta armonia. I sistemi di drenaggio in acciaio inox proposti da Inoxsystem®, infatti, non sono solo il massimo sul mercato in termini di resistenza e prestazioni igieniche. Anche in materia di design sanno il fatto loro, aggiungendo un gradito tocco di modernità agli ambienti della casa. L’importanza della giusta pendenza per sistemi di drenaggio eccellenti. Dopo aver detto che i sistemi di drenaggio sono la risposta al problema dello smaltimento delle acque, ecco il primo avvertimento: il corretto posizionamento dei canali di scolo è fondamentale per prestazioni sempre al top. Questa regola vale per gli ambienti interni, e gli ormai classici piatti doccia a pavimento ne sono l’esempio. Ma anche per gli ambienti esterni, nei quali i sistemi di drenaggio entrano in gioco per raccogliere l’acqua piovana, oltre a quella di pulizia. Un errato posizionamento potrebbe provocare danni da infiltrazioni alle strutture o al terreno sottostante. In fase di progettazione, quindi, occorrerà verificare la zona in cui verrà installato il sistema di drenaggio. Il sopralluogo iniziale è necessario per poter studiare la giusta pendenza, che consentirà di far defluire scorrevolmente l’acqua lungo l’intero percorso di canali e canalette di scolo. Questo è importante per evitare i fastidiosi ristagni d’acqua che generano cattivi odori e proliferazione di batteri. Ma come facciamo a dare la pendenza anche al canale verso lo scarico? Di questo non preoccupatevi. I sistemi di drenaggio Inoxsystem® sono progettati prevedendo una pendenza interna delle canaline, generalmente lo 0,4%, più che sufficiente per il drenaggio di acqua e liquidi in genere. Inoltre, Inoxsystem® offre la possibilità di una maggiorazione progettata su misura, grazie alla personalizzazione del prodotto secondo le specifiche esigenze dell’ambiente. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyA0OiBTaXN0ZW1pIGRpIGRyZW5hZ2dpbyBwZXIgcGF2aW1lbnRpIGEgcHJvdmEgZGkgYm9tYmUgZOKAmWFjcXVhCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
Sua Maestà Acciaio Inox e i suoi irresistibili vantaggi
Sua Maestà Acciaio Inox e i suoi irresistibili vantaggi La sua scoperta si deve agli inglesi Woods e Clarks, i quali nel 1872 brevettarono una lega di ferro resistente agli acidi. Per la sua industrializzazione, però bisognerà attendere il 1913, precisamente il 13 agosto, quando si materializzò il primo campione di acciaio inox. Avvenne in una fornace elettrica nel laboratorio del britannico Harry Brearley, a cui un era stata commissionata la ricerca di un nuovo tipo di acciaio per la produzione delle armi belliche, capace di resistere all’erosione causata dall'attrito e dalle alte temperature nelle canne dei fucili. Quel giorno il ricercatore affinò la ricetta perfetta: 0,24% di carbonio e 12,8% di cromo. Brearley capì presto che questa nuova lega poteva essere adatta anche per altri usi, a partire dalla produzione di posateria e utensili da cucina per cui era famosa Sheffield, la sua città natale. Due anni più tardi la scoperta attirò l’attenzione nientemeno che del New York Times, nelle cui pagine apparve per la prima volta un articolo che elogiava la resistenza alla corrosione dell’acciaio inox. Da allora, la sua è stata una carriera sempre in ascesa, tanto che ancora oggi detiene il primato fra i materiali più utilizzati negli ambienti di lavoro dei settori alimentare e farmaceutico, dove non conosce rivali quando si parla di igienicità e resistenza ai carichi pesanti. Ma l’acciaio inox sa anche sfoggiare in pubblico tutta la sua eleganza e con la sua riciclabilità si dimostra sensibile alle tematiche ambientali. Documenti, prego: ecco la carta d’identità dell’Acciaio Inox. Non preoccupatevi, non ci addentreremo in lezioni di chimica. Basti sapere che la maggiore resistenza alla all’ossidazione e alla corrosione dell’acciaio inox, rispetto ai comuni acciai, si deve all’assenza di carbonio e soprattutto alla presenza di cromo (almeno l’11%) che consente alla lega di difendersi dalle aggressioni dell’ambiente circostante, anche in situazioni estreme particolarmente corrosive. Il termine anglosassone è indubbiamente più esplicito: stainless, ovvero un vero e proprio cavaliere “senza macchia”. L’acciaio inox, infatti, a contatto con l’ambiente è in grado di ossidarsi senza arrugginirsi, grazie al fenomeno della cosiddetta “passivazione”. Il cromo crea uno strato “passivante” che rende la superficie “autocicatrizzante” garantendo così la protezione del metallo. Proprio la sua elevata resistenza alla corrosione fa dell’acciaio inox la scelta perfetta per ottenere la massima igienicità. La sua invidiabile prestanza fisica, infatti, è data anche dalla compattezza della sua superficie, che rendendolo privo di porosità, garantisce un’elevata rimovibilità batterica durante la pulizia. Zero corrosione, massima igienicità: il binomio perfetto contro i batteri. Dopo il suo debutto quasi un secolo prima, nei primi anni del Duemila si scoprirono le proprietà antibatteriche dell’acciaio inox e presto cominciò a essere utilizzato nel settore alimentare, non solo per la realizzazione delle superfici e dei serbatoi a contatto con il cibo, ma anche per lo scarico dei liquidi nelle pavimentazioni. È proprio in questo momento, infatti, che nascono i primi sistemi di drenaggio in acciaio inox, oggi ampiamente utilizzati nei settori industriali che richiedono elevate prestazioni in termini di igienicità. Come per l’appunto nella filiera alimentare, ma anche nel settore farmaceutico. In Italia Inoxsystem® è stata una delle prime aziende a creare una linea di sistemi di drenaggio interamente realizzati in acciaio inox, nelle varianti AISI 304 e AISI 316, in base alla loro destinazioni. L’AISI 304 è consigliato per le cucine e gli ambienti del settore alimentare, come previsto dal protocollo HACCP, farmaceutico e in generale nei settori civile e industriale. L’AISI 316 è, invece, la scelta migliore per gli spazi e la strutture a diretto contatto con sale, cloro e acidi ad alta concentrazione. Inoxsystem ha spinto al massimo le prestazioni igieniche dei suoi prodotti realizzando una linea top di gamma Total Hygenic con sifone e cestello estraibili e griglia antibatterica priva di bordo perimetrale, per impedire l’accumulo di sporco e quindi la proliferazione dei batteri. L’acciaio inox e il segreto della sua “eterna” giovinezza. La sfida contro il tempo non spaventa l’acciaio inox. Anzi, è proprio nella gara di resistenza che dà il meglio di sé. Il nostro “cavaliere senza macchia” affronta le aggressioni dell’ambiente schierando tutte le sue proprietà difensive. Abbiamo già detto che contro la corrosione agisce la sua pellicola di strato “passivante” superficiale, proteggendolo dagli attacchi esterni dell’ambiente e garantendo prestazioni di lunga durata nel tempo. Ma l’acciaio inox sa coniugare le doti di resistenza alla corrosione, tipiche dei metalli nobili, a elevate caratteristiche meccaniche (carico di rottura e durezza), tipiche degli acciai. Ecco perché è in grado sopportare con facilità i carichi pesanti, e questo lo rende uno dei materiali più durevoli sul mercato, insomma una vera e propria eccellenza a pieno titolo, sia in termini di forza che di versatilità. Serve una prova? Aguzziamo la vista e guardiamo il grattacielo Chrysler Building di New York, costruito nel lontano 1929. Arriviamo fino alla vetta, dove spicca ancora splendente la guglia in acciaio inox, come del resto tutta la parte superiore dell’edificio, con i suoi quasi cent’anni di storia. L’acciaio inox è sempre alla moda. L’acciaio inox sembra all’apparenza un materiale austero, ma in realtà la sua creatività rimane salda all’apice delle tendenze più moderne. È il protagonista indiscusso di spa e piscine di lusso, sia interne che esterne, dove design e funzionalità devono necessariamente fondersi in un ambiente elegante, sempre splendente e facile da pulire. L’acciaio inox corrisponde ai canoni di bellezza dettati dai cataloghi di design: con le sue linee pulite e il suo colore neutro sa nel contempo sia mimetizzarsi con estrema facilità che diventare un accattivante elemento d’arredo.
Ma se l’estetica è uno dei suoi punti di forza, non possiamo limitarci a parlare solo di centri benessere e hotel stellati. Anche nelle cantine e nei birrifici, così come nelle terrazze e nelle docce domestiche, i sistemi di drenaggio in acciaio inox possono, anzi devono, essere lasciati in bella mostra. D’altronde, perchè privarsi di un accessorio di stile così glamour? Perché l’acciaio inox è ecosostenibile. Il fatto di essere annoverato tra i materiali igienici e non inquinanti, nella rosa di quelli “legittimati” a entrare in contatto con gli alimenti, la dice lunga anche sul rapporto tra acciaio inox e ambiente. L'ecosostenibilità è un vanto per pochi e l’acciaio inox può dirsi a tutti gli effetti ecosostenibile. Le ragioni sono più di una, e toccano sia l’aspetto della produzione che quello dello smaltimento. Rispetto ad altri metalli e leghe, per la produzione dell’acciaio inox la quantità di energia impiegata è davvero minima. Inoltre, la sua nota longevità salta a piè pari il problema dei cicli sostitutivi, evitando che i prodotti realizzati in acciaio inox debbano essere dismessi nel breve periodo. Ma, anche una volta conclusa la loro vita attiva, si dimostrano in perfetta sintonia con l’ambiente e con le tematiche legate all’economia circolare. L’acciaio inox è, infatti, riciclabile al cento per cento e può essere quindi interamente reinserito nella produzione. Scopri la nostra gamma di prodotti Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAzOiBTdWEgTWFlc3TDoCBBY2NpYWlvIElub3ggZSBpIHN1b2kgaXJyZXNpc3RpYmlsaSB2YW50YWdnaS4KPHA+PHN0cm9uZz5EYTo8L3N0cm9uZz57e2ZpcnN0LW5hbWV9fSB7e2xhc3QtbmFtZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkVtYWlsOjwvc3Ryb25nPnt7ZW1haWx9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5PZ2dldHRvOjwvc3Ryb25nPnt7c3ViamVjdH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkF6aWVuZGE6PC9zdHJvbmc+e3themllbmRhfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+VGVsZWZvbm86PC9zdHJvbmc+e3twaG9uZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk1lc3NhZ2dpbzo8L3N0cm9uZz57e21lc3NhZ2V9fTwvcD4= Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
La certificazione HACCP nel settore alimentare: facciamo chiarezza
La certificazione HACCP nel settore alimentare: facciamo chiarezza La normativa parla chiaro: tutte le procedure implicate nella produzione e nella lavorazione degli alimenti devono rispettare rigorosamente i requisiti di igiene e sicurezza elencati dalla certificazione HACCP, la bussola per tutti gli operatori della filiera. L’acronimo sta per “Hazard Analysis and Critical Control Points”, che tradotto in italiano significa “Sistema di analisi dei pericoli e punti di controllo critico”. In sintesi, si tratta di un protocollo di sicurezza per garantire la salubrità degli alimenti che arrivano sugli scaffali di supermercati e piccole botteghe, così come sulle tavole di ristoranti e locali e delle mense scolastiche e industriali. Il protocollo HACCP deve essere scrupolosamente, nonchè obbligatoriamente, rispettato da tutti gli operatori, fin dalla prima fase di avvio dell’attività, in particolare durante la progettazione degli ambienti di lavoro. Le strutture, come pure i macchinari che entrano a contatto con gli alimenti, devono rispondere a precisi criteri di igienicità. Partiamo dalla storia: la certificazione HACCP arriva nientemeno che dallo spazio. Gli alieni non c’entrano, ma la storia della certificazione HACCP inizia nello spazio. Il sistema è stato, infatti, ideato negli anni Sessanta negli Stati Uniti con lo scopo di assicurare che gli alimenti forniti agli astronauti della Nasa non avessero alcun effetto negativo sulla loro salute, per arginare quindi un concreto fattore che poteva mettere a rischio le missioni nello spazio. In Europa, e quindi anche in Italia, il protocollo è stato introdotto negli anni Novanta, diventando obbligatorio per tutti gli operatori del settore alimentare. La normativa è entrata in vigore nel 2006, con la quale è stato definitivamente abrogato il Danzi, decretando anche quali sono le sanzioni per chi non segue alla lettera il protocollo HACCP. Lo scenario era tutt’altro che limitato: ecco perchè, considerate l’ampia varietà di imprese, prodotti e procedure alimentari, la Commissione Europea ha redatto delle linee guida per semplificare l’applicazione delle prescrizioni in materia di igiene e sicurezza alimentare secondo la certificazione HACCP. Autocontrollo e HACCP non sono sinonimi: lo spiega il Ministero della Salute. A tutti gli operatori dei settori alimentari cosiddetti “post-primari” la certificazione HACCP impone di redigere un “piano di autocontrollo”, in sostanza una serie di documenti sulla sicurezza dei prodotti alimentari da mettere a disposizione degli organi di controllo in fase di ispezione. Questo vale non solo per le cucine di ristoranti, bar e locali pubblici, ma anche per i caseifici, le cantine vinicole, i birrifici e i macelli. In gergo tecnico il “piano di autocontrollo” viene chiamato “manuale” e deve contenere tutte le informazioni relative al piano igienico sanitario adottato dall’azienda sulla base del sistema HACCP. Ma attenzione: il Ministero della Salute chiarisce che “autocontrollo” e “sistema HACCP” non sono sinonimi. Il principio di autocontrollo si applica a tutti gli operatori della filiera alimentare, inclusi anche i settori primari (coltivazione, allevamento, caccia e pesca), e si traduce nell’obbligo di tenere costantemente sotto controllo le procedure di produzione. L’HACCP, invece, è lo strumento che consente di applicare tale principio in maniera razionale e organizzata ed è obbligatorio solo per gli operatori dei settori post-primari. Come? Individuando i punti critici che, sottoposti a monitoraggio costante, permettono di controllare il rischio di contaminazione degli alimenti. I 7 comandamenti della certificazione HACCP per gli operatori del settore alimentare. Per elaborare il piano HACCP l’impresa deve seguire i sette principi del protocollo per identificare i pericoli e stabilire le azioni di intervento per prevenire ed eliminare i rischi in materia di igiene e sicurezza alimentare. All’interno del manuale devono essere indicate, tra le altre informazioni, anche la definizione dei ruoli e delle responsabilità all’interno dell’impresa, la descrizione dei prodotti, la tipologia di materie prime utilizzate e la programmazione relativa alla formazione del personale. Quando si parla di HACCP i rischi da eliminare in materia di igiene e sicurezza sono ovviamente quelli causati da agenti chimici, fisici o biologici che compromettono la sicurezza degli alimenti. La contaminazione, infatti, è un pericolo durante tutte le fasi del ciclo alimentare, non solo quindi nella fase di lavorazione della materia prima, ma anche nelle procedure di conservazione, stoccaggio e commercializzazione. Ecco perché un ambiente salubre e pulito è una condizione sine qua non, nonché la prima regola da rispettare per qualsiasi attività della filiera alimentare. HACCP e pavimenti: la corretta pulizia inizia con la progettazione. Sognare di aprire un’attività nel settore alimentare, magari un ristorante o un pub, scatena subito la fantasia. Diciamocelo: la cura dell’arredamento, come anche la scelta del menù, traghetta immediatamente la mente verso quegli affascinanti cataloghi di design e le pubblicità dei locali stellati. Ma anche per i locali più alla moda “in principio era il pavimento”. “E tutti i suoi accessori” aggiungeremmo noi. Già, perché le procedure di pulizia degli ambienti devono necessariamente partire dalla base. La lavorazione della materia prima in cucina, così come nei birrifici, nelle cantine vinicole, nelle macellerie e nell’industria ittica, può essere compromessa da acqua, aria, suolo e animali. Per ridurre al minimo il rischio di contaminazione, la certificazione HACCP specifica che gli ambienti del settore alimentare devono essere progettati per consentire adeguate manutenzione, pulizia e disinfezione. Ed entra subito nel dettaglio, puntualizzando che devono essere impediti l’accumulo di sporcizia, il contatto con materiali tossici, la penetrazione di particelle negli alimenti e la formazione di condensa o muffa indesiderabile sulle superfici. Esistono pavimenti certificati HACCP? Non esiste una vera e propria certificazione, ma quello che si può fare, o meglio si deve fare, è progettare un pavimento che risponda ai requisiti di igiene previsti dalla certificazione HACCP. I sistemi di drenaggio dei pavimenti sono fondamentali per ottenere massime prestazioni di igienicità con il minimo sforzo. Le regole di sicurezza alimentare dicono chiaramente che le superfici dei pavimenti e dei rivestimenti negli ambienti di lavoro del settore alimentare devono essere lisci, compatti e facilmente lavabili e disinfettabili. In particolare, i pavimenti possono essere di diversi materiali, ma devono rigorosamente essere progettati per prevenire qualsiasi ristagno d’acqua. E, nelle attività che prevedono un’elevata presenza di acqua nelle fasi di produzione e lavorazione degli alimenti, i pavimenti devono essere realizzati con un’adeguata pendenza che faccia convogliare i liquidi verso i canali e chiusini di drenaggio. Esistono sistemi di drenaggio certificati HACCP? Facciamo chiarezza: la certificazione HACCP non è una “certificazione di prodotto”, e questo è bene saperlo prima di progettare il proprio ambiente di lavoro. È, invece, un attestato conseguibile attraverso la frequentazione di un specifico corso rivolto, quindi, agli operatori del settore alimentare. Questo attestato “certifica” la conoscenza dei requisiti in tema di igiene alimentare, dalla microbiologia alla conservazione degli alimenti, dalle procedure di igienizzazione di strutture e attrezzature alla normativa nazionale ed europea. Come non esistono pavimenti con certificazione HACCP, non possono quindi esistere neppure sistemi di drenaggio certificati HACCP. I produttori dei sistemi di drenaggio, però, possono progettare griglie, chiusini e canalette seguendo le linee guide del protocollo HACCP, offrendo prodotti quindi altamente igienici. La linea Inoxsystem® Total Hygenic segue alla lettera tutte le direttive in tema di igienicità degli ambienti di lavoro. Grazie a un prodotto interamente costruito in acciaio inox, a una griglia priva di bordatura perimetrale e ai sifoni totalmente estraibili, la pulizia in profondità dei sistemi di drenaggio è presto fatta. Inoltre, con l’acquisto di un prodotto marchiato Inoxsystem® Total Hygienic, viene fornito all’azienda un certificato che garantisce la funzionalità dei prodotti acquistati e indica le linee guida per la pulizia da seguire per rispettare le normative HACCP in vigore. Un certificato da unire al vostro manuale, per dormire sonni tranquilli con la consapevolezza di aver scelto un prodotto ad alte prestazioni di igienicità. E i vostri clienti, e dipendenti, vi ringrazieranno. Scopri la nostra gamma di prodotti Total Hygienic Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAyOiBMYSBjZXJ0aWZpY2F6aW9uZSBoYWNjcCBuZWwgc2V0dG9yZSBhbGltZW50YXJlOiBmYWNjaWFtbyBjaGlhcmV6emEuCjxwPjxzdHJvbmc+RGE6PC9zdHJvbmc+e3tmaXJzdC1uYW1lfX0ge3tsYXN0LW5hbWV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5FbWFpbDo8L3N0cm9uZz57e2VtYWlsfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+T2dnZXR0bzo8L3N0cm9uZz57e3N1YmplY3R9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5BemllbmRhOjwvc3Ryb25nPnt7YXppZW5kYX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPlRlbGVmb25vOjwvc3Ryb25nPnt7cGhvbmV9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5NZXNzYWdnaW86PC9zdHJvbmc+e3ttZXNzYWdlfX08L3A+ Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog
La pulizia dei pavimenti ha un nuovo alleato: nasce Inoxsystem® Total Hygienic
La pulizia dei pavimenti ha un nuovo alleato: nasce Inoxsystem® Total Hygienic. Perché non trasformare un obbligo normativo in un punto di forza? I settori alimentari, industriali e "ricettivi" per i quali l’igiene è un requisito "fondamentale" possono contare ora su un fido alleato per risolvere i problemi di pulizia dei pavimenti, aumentandone l’igienicità. E farne un valore aggiunto. Per Inoxsystem® la sfida era impegnativa: andare oltre l’offerta di sistemi di drenaggio in linea con le indicazioni normative igieniche e facilitare le pratiche di pulizia quotidiana e settimanali nei luoghi di lavoro. Insomma, migliorare la vita di molte persone. È nata così una linea innovativa, tecnicamente progettata per garantire le massime prestazioni igieniche, funzionali ed estetiche. Per ambienti a prova di Nas è sufficiente la quotidiana pulizia dei pavimenti? Per le aziende del ramo farmaceutico e alimentare, inclusa dunque la ristorazione e il settore food and beverage in generale, un pavimento a prova di Nas deve essere prima di tutto facile da pulire e prevenire qualsiasi possibile ristagno di acqua. Si sa che l’insidia della proliferazione dei batteri è sempre dietro l’angolo, ecco perché lavare quotidianamente il pavimento può non bastare per mettere gli ambienti da lavoro al riparo dagli agenti patogeni. Una buona routine di pulizia dovrebbe includere anche i sistemi di drenaggio dei pavimenti. Non servono imprese specializzate: bastano solo cinque minuti. Il primo passo è cambiare frequentemente l’acqua presente all’interno del pozzetto di scarico, fondamentale per la funzionalità del sifone anti-odore, ma facilmente “attaccabile” da sporco e batteri. Ma perché non facilitare ulteriormente le pratiche di pulizia giornaliere? Inoxsystem® ha creato una linea altamente igienica, grazie alla facile rimozione di tutte le parti interne del sifone e del cestello durante la pulizia. La nuova gamma Total Hygienic , offre la possibilità di scegliere tra due tipi di sifoni estraibili: il tubo estraibile e la tazza estraibile , entrambi studiati per una pulizia in profondità veloce ed efficace.
Quanto conta la scelta dei materiali nella sfida alla massima igienicità? La pulizia costante e accurata dei sistemi di drenaggio è fondamentale per fare dell’igiene nei propri locali, oltre che un requisito normativo, un vero e proprio punto di forza. Ma per superare l’esame con il massimo dei voti, la strada può essere addirittura più semplice del previsto. Che sia in una cucina industriale o in uno caseificio, in un macello o in un mercato ittico, o ancora in un birrificio o in una cantina vinicola, è sufficiente trovare i giusti alleati. L’Acciaio Inox si è conquistato la doppia fascia di mister sostenibilità e mister resistenza, grazie alle sue invidiate qualità di riciclabilità e inossidabilità. Ma anche nella partita dell’igienicità sa giocare in attacco. Grazie alla sua nota resistenza alla corrosione e alla sua compattezza superficiale che lo rende privo di porosità, l’acciaio inox è la scelta perfetta (e richiesta) per ambienti destinati alla preparazione e alla conservazione degli alimenti che, durante la pulizia, possono contare sulla sua elevata qualità anti-batterica. Griglia Anti-batterica e Anti-scivolo Inoxsystem® Total Hygienic. Come mettersi al riparo dai rischi del pavimento bagnato. Attenzione: pavimento bagnato. I pericoli che si nascondono dietro a questo avvertimento sono ben noti agli operatori del settore alimentare e alle imprese che, durante le fasi di lavorazione degli alimenti, si trovano a dover fare i conti con superfici bagnate, elevati tassi di umidità e liquidi che cadono a terra. La questione non è solamente igienica: le norme di sicurezza negli stabilimenti di produzione devono anche mettere al riparo gli operatori dagli incidenti sul lavoro. Quello del pavimento bagnato è quindi un problema al quale tutti, dalla grande azienda alla piccola cantina privata, devono necessariamente porre rimedio. Grazie alla giusta pendenza, i sistemi di drenaggio consentono di convogliare verso l’esterno l’acqua in eccesso sul pavimento. Ma con la linea Total Hygienic di Inoxsystem® la sicurezza igienica va a braccetto con la sicurezza dei lavoratori. La nuova gamma propone, infatti, griglie prive di bordatura perimetrale e con una speciale dentellatura superficiale, una perfetta soluzione sia anti-batterica che anti-scivolo. L’assenza del bordo perimetrale impedisce allo sporco di nascondersi e quindi di accumularsi, stroncando sul nascere la formazione di batteri nocivi per la salute, mentre la dentellatura superficiale della griglia consente di camminarci sopra senza scivolare. Igiene totale sì, ma anche in totale sicurezza. L’acciaio inossidabile resiste anche ai carichi pesanti? L’elevata carrabilità è uno dei molti pregi dell’acciaio inox, che promette durata nel tempo e ottime prestazioni in termini di resistenza. Anche ai carichi pesanti. In un magazzino o in qualsiasi luogo di stoccaggio degli alimenti, oltre che nelle cucine, il via vai di carrelli e mezzi in movimento è infatti all’ordine del giorno. Prima di lasciare lo stabilimento produttivo, le merci vanno spostate, depositate e infine caricate nei tir dei trasportatori, mentre in cucina lo spostamento di piatti richiede l’utilizzo di carrelli che possono essere anche pesanti. Il pavimento è chiamato a sopportare quotidianamente continue variazioni di carico, e con esse l’intero sistema di drenaggio che si occupa della raccolta dei liquidi in eccesso. Per non citare il caso delle grandi cantine vinicole, o dei grossi birrifici e di tutte le aziende di produzione di bevande e alimenti che utilizzano botti e macchinari di notevoli dimensioni. Inoxsystem® ha da sempre sostenuto l’importanza dell’utilizzo di importanti spessori costruttivi, corpo sostanziale del prodotto, con la possibilità di rafforzare ulteriormente i propri canali con una speciale resina epossidica applicata manualmente sotto la bordatura perimetrale, in grado di adattarsi perfettamente agli angoli raggiati e di rendere i propri prodotti capaci di sostenere carichi elevati. Grazie a questo “binomio” e a un set di griglie anch’esse ad alta carrabilità, anche la linea Inoxsystem® Total Hygienic, come molti dei prodotti standard presenti in catalogo, è certificata in classe di portata D400. Come rendere i sistemi di drenaggio funzionali e anche belli da vedere? Anche l’occhio vuole la sua parte. Finora abbiamo parlato delle caratteristiche tecniche dei sistemi di drenaggio della linea Total Hygienic con i suoi standard qualitativi portati all’eccellenza. Ma se dagli impianti industriali ci spostiamo alla progettazione di spa e piscine, come pure di terrazze e cantine private, la funzionalità deve saper rispondere anche a canoni estetici all’altezza di ambienti ricchi di fascino. E la cura dei dettagli è indubbiamente la carta vincente per conquistare l’occhio critico di visitatori e ospiti. Ecco perché Inoxsystem® ha studiato, per il suo top di gamma, una linea pensata anche per i pavimenti più esclusivi, in cui igiene ed estetica corrispondono a due necessità diverse, ma con lo stesso obiettivo: stupire. La linea Total Hygienic si differenzia per le sue canalette che, con una larghezza esterna di 100 mm e la griglia da 65 mm, è un'accattivante via di mezzo tra il tradizionale “canale a fessura”, quindi meno impattante a livello visivo grazie alla sua larghezza ridotta, e il “canale grigliato” con la comodità della griglia superiore estraibile che permette l’intera ispezione manuale degli interni. Inoltre, assieme alla possibilità di eliminare i bordi satinati a vista perimetrali e renderli così “a scomparsa”, la gamma Total Hygienic propone anche le griglie Design , Multifessura Design e , su richiesta, Pavimentabile . Prodotti su misura e consegna in pochi giorni: sogno o son desto? Come una sarta che cuce un abito su misura, anche vestire la propria attività o la propria casa richiede attenzione al dettaglio ed estrema precisione. La metafora non è casuale: dalla scelta dei materiali al bozzetto, la progettazione dei pavimenti necessita di professionalità e meticolosità. Ecco perché Inoxsystem® mette in campo il suo staff fin dalla prima fase di ideazione del sistema di drenaggio, accompagnando passo passo il cliente con consigli e indicazioni tecniche. Sviluppando il progetto assieme al cliente, Inoxsystem® può sfruttare al meglio uno dei punti di forza dei suoi prodotti: l’adattabilità. L’intera gamma, inclusa quindi anche la linea Total Hygienic , può raggiungere qualsiasi lunghezza, rispettando problemi di altezza o sovradimensione dei prodotti per grossi flussi di scarico. E, per non rallentare i lavori in cantiere, la consegna è garantita in pochi giorni, anche quando il cliente si affida alla “sartorialità” di Inoxsystem® per la realizzazione di prodotti su misura. Scopri la nostra gamma di prodotti Total Hygienic Richiedi maggiori informazioni Nome Cognome Email * Si prega di compilare i campi richiesti. Telefono Azienda Oggetto Si prega di compilare i campi richiesti. QmxvZyAxOiBMYSBwdWxpemlhIGRlaSBwYXZpbWVudGkgaGEgdW4gbnVvdm8gYWxsZWF0bzogbmFzY2UgaW5veHN5c3RlbcKuIHRvdGFsIGh5Z2llbmljLi4KPHA+PHN0cm9uZz5EYTo8L3N0cm9uZz57e2ZpcnN0LW5hbWV9fSB7e2xhc3QtbmFtZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkVtYWlsOjwvc3Ryb25nPnt7ZW1haWx9fTwvcD4KPHA+PHN0cm9uZz5PZ2dldHRvOjwvc3Ryb25nPnt7c3ViamVjdH19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPkF6aWVuZGE6PC9zdHJvbmc+e3themllbmRhfX08L3A+CjxwPjxzdHJvbmc+VGVsZWZvbm86PC9zdHJvbmc+e3twaG9uZX19PC9wPgo8cD48c3Ryb25nPk1lc3NhZ2dpbzo8L3N0cm9uZz57e21lc3NhZ2V9fTwvcD4= Accetto la Privacy Invia Messaggio Altro dal blog